Di poche parole, ma comunque esaustivo. Il fumettista di questo articolo è una persona da scoprire. Scopri il protagonista: intervista Senape!
Chi è Senape?
Senape è un fumettista italiano e il suo vero nome è Jacopo Spampanato. Di recente ho potuto leggere – attraverso Shockdom – il suo ultimo lavoro: Esopo Buffo. Puoi leggere la recensione andando su questa pagina e acquistare il fumetto tramite il sito della casa editrice.
Senza ulteriori indugi, procediamo a leggere le sue risposte!
Come è nata l’idea per Esopo buffo? Cosa volevi suscitare nel lettore?
«Esopo buffo nasce da un’idea che mi porto dietro da tanto tempo, quindi è difficile ricordane i veri motivi. Però penso sia nato tutto dal fascino che queste favole hanno suscitato in me. Sono un concentrato di sintesi e contenuti, il che le rende incredibilmente moderne… nel lettore volevo far suscitare la sensazione di trovarsi difronte a delle storie che non si limitano a intrattenere ma che hanno anche un significato e vogliono dire qualcosa. insomma la sensazione che non stanno perdendo tempo leggendole.»
Come mai “Senape”? Da dove deriva il nome che utilizzi per firmarti?
«Vorrei avere qualcosa di interessante da dire riguardo il mio nome d’arte ma la verità è che l’ho scelto solo perché il suono della parola mi piaceva e mi sembrava adatto ad un autore umoristico. L’ho scelto una notte in cui facevo difficoltà a prendere sonno.»
Potessi scegliere di riproporre un’opera del passato in chiave fumettistica e moderna, quale sceglieresti e perché?
«Mi piacerebbe tantissimo riproporre le favole di Giambattista Basile del Pentamerone. Sono favole straordinarie ma che hanno una concezione totalmente opposta a quelle di Esopo; infatti hanno un respiro molto ampio, sono molto verbose… Difficilmente riuscirei a conciliarle con il mio modo di concepire i fumetti.»
Il fumettismo si evolve e continua ad evolversi, come qualsiasi cosa. Ultimamente spopolano i manhwa e sembrano divenire un fenomeno sempre più crescente. Pensi che la loro influenza possa diventare grande in Italia, considerando quanto l’oriente sta influendo sul fumetto nostrano?
«Ammetto di seguire poco questa tendenza, quindi il mio parere non ha molto valore. Posso dire che da quelle parti del Mondo c’è una grande passione e una grande dedizione per i fumetti, quindi ogni influenza che porteranno sarà sicuramente qualcosa di buono.»
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