Vivere il sogno degli anni ’80: intervista con il creatore di Through the kill screen, James K. Isaac

Through the Kill Screen è un Adventure-RPG ambientato negli anni ’80 con umorismo eccentrico ed elementi horror/thriller.

James K. Isaac, il creatore del gioco, risponde ad alcune delle più popolari domande dell’intervista qui sotto.

1 ) Quali sono i tuoi primi ricordi dei giochi per computer?

Mi ricordo le inzuppate vacanze estive nelle città di mare, in giro per il molo dove le sale giochi e i luna park frizzavano e suonavano come un faro. Luci, suoni e musica si fondevano in un altro mondo. Forse la sensazione era simile a quella di un contadino dell’età oscura che assiste alla messa in una magnifica cattedrale. Riesci a immaginare quanto dev’essere stato ultraterreno? Vetri colorati che colorano la luce, aria aromatizzata all’incenso che rimbomba dalle voci di un coro, un tale contrasto con ciò che lo circonda.

Gli armadietti delle sale giochi masticavano pezzi da 10 pence tanto velocemente quanto io mi ingozzavo di Slush Puppies e zucchero filato. Pac-Man era uno dei miei preferiti, fino a quando, una volta, osai seguire le note di una musica angosciosa e sinistra, fino a dove si annidavano gli adolescenti. Lì, ho visto un cavaliere con la lancia, la cui armatura cadeva sempre nei momenti peggiori, combattere creature in un cimitero. Il gioco si chiamava Ghosts and Goblins, il primo gioco a cui ho giocato che fondeva folklore e tropi cinematografici in un’esperienza interattiva basata sulla storia. Basti dire che ne sono rimasto affascinato.

2)Quali sono stati i tuoi giochi preferiti e più memorabili che hai giocato crescendo?

Le console con cui sono cresciuto erano il Nintendo Entertainment System e il Sega Mega Drive. Amavo tutti i soliti giochi popolari, anche se io e mio fratello avevamo gusti un po’ diversi rispetto ai nostri amici. All’età di 9 anni circa, ho scoperto Maniac Mansion sul NES, il gioco che avrebbe dato origine al dominio Lucasfilm/Lucasarts dei giochi d’avventura negli anni ’90. Non avevo mai giocato a niente di simile. Aveva quell’atmosfera da film di paura, esplorazione tesa mista a umorismo. Strano all’estremo, con finali multipli, è ancora oggi uno dei miei giochi preferiti.

3) Quali altri interessi, oltre ai giochi per computer, hai?

Ho lavorato come insegnante e docente, in Cina e nel Regno Unito, per età che vanno dagli adulti ai bambini. Ho anche scritto molti racconti, la maggior parte nel genere fantasy e fantascientifico, disponibili in varie riviste e raccolte. In generale, amo la costruzione del mondo, la storia e la narrazione. Il mio primo romanzo, WOAD, uscirà quest’anno per Montag Press.

4)Quali sono le ispirazioni dietro Through the Kill Screen?

Dal punto di vista tematico, con Through the Kill Screen volevo raccontare una storia sull’infanzia e l’immaginazione all’interno di una trama horror-thriller. I bambini degli anni ’80 avevano la libertà di assecondare la curiosità e gli spiriti avventurosi in un modo che i bambini della nostra attuale cultura avversa al rischio non hanno. Film di quel periodo, come I Goonies, Ferris Bueller’s Day Off e War Games, raccontano tutti storie di sfrontatezza, prove di amicizia e avventura con un elemento molto reale di rischio e conseguenze, visto attraverso gli occhi dei bambini. Ho cercato di creare questa ‘sensazione’ nel mio gioco.

Per quanto riguarda i giochi, sono molto intrigato dalle meccaniche dei giochi di ruolo usate in un’ambientazione più contemporanea. Sono stato ispirato dal meraviglioso Night in the Woods, Undertale, Lisa: The Painful, Mother e South Park: The Stick of Truth. Tutti questi avevano una grande profondità di storia sotto una grafica brillante e relativamente semplice. Giochi come questi mi hanno attirato molto di più rispetto a quelli AAA visivamente stupefacenti. I giochi indie, come esperienza, possono spesso essere più relazionabili considerando che sono fatti da piccoli team o, come nel mio caso, da una sola persona. Questo può dare loro un vantaggio nel raccontare storie più piccole e personali.

5)Di cosa parla Through the Kill Screen?

Through the Kill Screen è un RPG d’avventura con elementi horror/thriller. Assumi il ruolo di Leon, un ragazzo birichino che si gode la sua infanzia degli anni ’80. Comportatevi male quanto volete, nella piccola città di Snoring. Vivi la vita attraverso le tue statistiche di CHEEKINESS, IMAGINATION e FINGER SPEED, superando i bulli, giocando al computer e infastidendo gli adulti con l’aiuto dei tuoi migliori amici.

Tuttavia, quella vita spensierata è destinata a finire. Dopo un sonno agitato e pieno di incubi, Leon si sveglia in una casa vuota. I suoi genitori sono scomparsi e c’è una voce che circola tra i suoi compagni di classe. Un ragazzo di un’altra città ha raggiunto il livello finale di Hungry Koala e ha sfondato la schermata di uccisione! Qualcosa stava aspettando oltre quel livello finale…

Devi risolvere il mistero e riportare Snoring Town alla normalità o abbracciare alcuni dei cambiamenti, sta a te decidere. Il modo in cui ti comporti influenzerà la tua forma finale, da adulto.

6 ) Cosa ha ispirato il “look” di Through the Kill Screen?

Volevo che il gioco avesse un aspetto cartoonesco e luminoso per evocare i ricordi dei cartoni animati del sabato mattina e dei giochi degli anni ’80. Tutto sembrava un po’ più luminoso allora, almeno nella memoria. Ci sono parti dello stile di Undertale con l’attenzione ai pixel colorati. Tuttavia, Night in the Woods, che è un’avventura così eccentrica e sorprendente, ha sicuramente influenzato il modo in cui certe cose nella città appaiono per quanto riguarda i colori e i modelli, anche se la mia versione è molto più semplificata rispetto a quel gioco. Per parafrasare, un commentatore su Twitter ha detto che i giochi assomigliano alla serie di cartoni animati ‘Home Movies. in senso buono’. Lo prendo come un complimento!

7)I commentatori su Twitter hanno già lodato la musica usata nel trailer di Through the Kill Screen. Cosa puoi dirci della musica del gioco?

Quasi tutta la musica è stata creata da talentuosi compositori di chip-tune, il cui lavoro può essere trovato su Youtube, in particolare: Pix, TeknoAXE, xDeviruchi e z3r0. Ho scelto due “toni” di musica, una serie di melodie cinguettanti, felici e stravaganti e una serie tesa, sinistra e da brividi. La musica aggiunge molto all’atmosfera e trascina il giocatore negli eventi del mondo di gioco.

8) Cosa rende i giochi per computer una forma d’arte e di media così avvincente?

L’interattività! Il giocatore è la storia, in misura maggiore o minore. La risposta emotiva del giocatore alla storia è basata su cose fatte a lui o al suo avatar o su ciò che lui o il suo avatar fanno effettivamente, piuttosto che una risposta emotiva a una presenza distaccata ricevuta passivamente su uno schermo. La storia di un gioco è l’esperienza del giocatore, non l’intenzione sceneggiata di un autore o di un regista. Anche se, naturalmente, i confini tra i media e l’arte sono molto sfumati e giochi/libri/film/musica sembrano trasformarsi in “grandi esperienze” piuttosto che in espressioni artistiche a forma singola.

9) A quali giochi stai giocando in questo momento?

In questo momento sono profondamente coinvolto in Pathfinder: Wrath of the Righteous e Crusader Kings III. Queste cose sembrano risucchiarti in qualche buco nero dell’universo tascabile dove non esiste nient’altro che il gioco.

10) Quando uscirà Through the Kill Screen e dove possiamo trovarlo?

Through the Kill Screen uscirà il 20 aprile 2022, disponibile su Steam e Itch.io per PC.

Sto pianificando un porting per Linux da seguire non troppo tempo dopo.

Through the Kill Screen

Ne vuoi ancora? Naviga sul nostro sito! Ti ricordiamo di seguirci anche sui nostri social. Ogni tanto puoi anche trovarci perfino in live su Twitch!