Blog tour: Intervista ad Alessia Piemonte

Protagonista dell’intervista di oggi è la scrittrice Alessia Piemonte, che è stata gentilissima (e che per questo ringrazio con tutto il cuore) nell’accettare di rispondere alle mie curiosità riguardanti il suo libro “Drepanum. La falce insanguunata”, ma anche la sua persona.

Buona lettura!

Intervista ad Alessia Piemonte, autrice di “Drepanum. La falce insanguinata”

Com’è nata la tua passione per la scrittura?

Grazie mille per questa splendida intervista. La passione per la scrittura è nata sin da piccola, quando ho capito che volevo respirare la libertà che provavo leggendo un libro. Urlare grazie alla voce della fantasia, diventare un personaggio magnetico, una sorta di artista di strada o un saltimbanco. Con la scrittura potevo e posso ribellarmi. Eliminare qualche scheletro dall’armadio, che mi danno, a volte, un senso di inadeguatezza. Raccontare una nuova verità, accumulando energia, in quel miscuglio di identità poliedriche come la mia anima e che, in un flusso incessante, sono plasmati in una goccia d’inchiostro che tingono con ardore quelle pagine bianche. Ma, cosa più importante, la passione è nata quando mi sono resa conto che scrivere mi dava la possibilità di uscire dalla mia prigione che avevo costruito per non affrontare la realtà che mi aveva distrutto con il suo esercito di demoni fatti di angosce e paure.

Quali sono, secondo te, gli ingredienti fondamentali per la stesura di una storia?

Buttarsi a capofitto al suo interno. Ancorarsi a saldi pensieri anche se possono sembrare fragili. Cercare di strutturare un’architettura narrativa un passo alla volta, anche se inizialmente potrà sembrare soltanto uno scheletro nudo. Utilizzare la lussuria, perfino nella semplicità, che addolcisce i contorni duri della natura non solo umana. Mescolare poi il tutto con la poesia che tra filosofia e antichi insegnamenti, utilizza spesso i tormenti interiori per accarezzare l’anima.

Alessia Piemonte

Parlando del tuo ultimo romanzo. Com’è nata l’idea alla base di “Drepanum. La falce insanguinata pubblicato da Dark Abyss Edizioni”?

Drepanum. La falce insanguinata pubblicato da Dark Abyss Edizioni, nasce nel 2016, dopo la conclusione delle festività pasquali. Ispirata da un sogno molto particolare, ho sentito l’esigenza di raccontare una storia ambientata a Trapani, utilizzando il mare e la sua oscurità. Nel sogno, avevo visto una fanciulla investita dalla sua stessa auto e questa scena mi è rimasta così impressa nella mente che, alla fine, l’ho inserita nella storia di Drepanum. Solo arrivata alla parola fine, mi sono resa conto che, fino all’ultima pagina, ho trattenuto il respiro godendo poi della mia creazione frutto di sogni e notti in bianco, commuovendomi anche un po’.

Quanto tempo ha richiesto la sua stesura?

Non è stata una stesura così facile. Inizialmente, ho sviluppato i primi due capitoli della storia dopo un mese da quel fatidico giorno del sogno. Ho avuto poi la necessità di prendermi una pausa per raccogliere ogni dettaglio della storia. I personaggi dovevano rispettare l’ambientazione così come la mia scrittura doveva rispettare Trapani.Quasi dopo sei mesi, alla fine, avevo finito il manoscritto. Non sono nessuno, non mi reputo una scrittrice; eppure, ho bisogno che nelle mie storie ci sia la perfezione di ogni sfumatura. Ho bisogno di caratterizzare i personaggi il più verosimilmente reali. Solo con la Dark Abyss Edizioni poi la storia è stata portata in via.

Se dovessi descrivere il tuo romanzo con tre aggettivi, quali useresti?

Beffardo. Introspettivo. Cruento.

Come nascono i personaggi principali di questa storia?

Mi sono ispirata a personaggi del mondo dello spettacolo, come se fossi un registra che sceglie gli attori adatti per la sceneggiatura. Studio, esamino, controllo se aderiscono bene alla trama e se sono affini con le mie creature, non solo dal punto di vista estetico ma anche nelle caratteristiche psicologiche. Solo alla fine, li modello a mio piacimento e li “scritturo” nella mia opera.

Qual è il personaggio di cui ti è piaciuto scrivere maggiormente? E quello che ti è risultato più difficile delineare?

Ovviamente, mi è piaciuto scrivere il protagonista, cioè il Commissario Alberto Baldarotta, soprattutto quando esordisce con la sua ironia da siculo. Il più difficile da delineare? Nessuno.

“Drepanum. La falce insanguinata” è il primo di una trilogia di romanzi che hanno come protagonista il commissario Alberto Baldarotta. Quanto è diverso scrivere un romanzo autoconclusivo da una serie?

Quando ho iniziato a scrivere “Drepanum, la falce insanguinata”, non esisteva nessun progetto di trilogia; tuttavia, pagina dopo pagina, mi sono resa conto di aver ancora bisogno dei miei personaggi e di incorrere nei meccanismi assurdi nella mente. Se pur le storie siano l’una diversa dall’altra e il lettore, quindi, può godere anche soltanto della singola lettura del primo romanzo; in realtà ho intenzione di inserire il Commissario Alberto Baldarotta di fronte a qualcosa di ancora più oscuro e cruento. Ogni personaggio della trilogia è unico; eppure, tutti hanno un punto in comune: il senso di appartenenza alla patria. La loro divisa rappresenta la luce della speranza in mezzo al buio.

A chi consiglieresti la lettura del tuo libro?

A tutti quelli che non si sentono capiti. A tutti quelli che indossano una maschera per piacere agli altri. Poi, agli appassionati dei thriller, gialli, noir, hard boiled e anche chi non si è mai fiondato nella lettura di genere, perché le mie storie sono una combinazione di diverse e pittoresche nature.

Parlaci un po’ di te. Ti piace leggere? Libro e autore preferito? Quale genere prediligi? Hai progetti futuri?

Ho deciso di raccontarmi con una poesia, scritta di mio pugno l’anno scorso:

Amo,
contrastare chi osa sbarrarmi la strada.
Sentirmi una donna,
ma un po’ bambina
e se in realtà, fossi bipolare?
Amo,
il legame profondo delle mie origini,
che lo sento nelle vene.
Vagare tra idee e sogni,
stare in bilico tra luce e buio,
con l’anima perpetuamente in tempesta.
Amo,il mio sarcasmo
e le facce perplesse della gente.
Leggere, fotografare, scrivere
e le cuffie alle orecchie per isolarmi dalle futilità.
I brividi sulla pelle.
Le risate di cuore.
La goliardia e spensieratezza.
Tutto ciò che mi fa stupire.
Il mare per staccarmi dall’ansia,
cullarmi del suo rumore,
mentre respiro il vento.
Il caffè,
le cose buone e semplici,
la pioggia perché riesco a trovare la mia pace.
Forse, mi piacciono troppe cose,
ma il mondo moderno per me non esiste:
manichini di carne senza personalità.
Come un suicidio di atomi.
Detesto la fretta,
la volgare maleducazione,
l’arrivismo, il cinismo.
La perfezione mi fa schifo.
Per questo vivo per conto mio,
in un mondo mio.
Un mondo per bene.

Sono stata esaustiva? Spero ingenuamente, di si.
Inoltre, io mi cibo di libri, prediligendo il thriller ma amo le poesie, perché ho fame di sapere e voglio conoscere nuovi autori, o meglio, mentori, staccando il biglietto di solo andata per un nuovo viaggio. Uno dei tanti, è il Maestro Andrea Camilleri e amo tutte le inchieste del Commissario Salvo Montalbano.

Progetti futuri? Scrivere e volare insieme alla Dark Abyss Edizioni.

Ringrazio ancora l’autrice Alessia Piemonte per aver risposto alle mie domande e vi aspetto il sei novembre per leggere la recensione del suo libro “Drepanum. La falce insanguinata”

Qui trovate l’articolo di presentazione al blog tour

Non perdete tutte le tappe del blog tour!


Continuate a seguirci e ricordate che potete trovarci anche su Instagram come nerds_bay e sul gruppo whatsapp, non perdere tutti gli aggiornamenti dal sito e da Instagram.