Il Principe Crudele – Quando di Crudele c’è Poco

“If I cannot be better than them, I will become so much worse.” – Jude Duarte da “Il principe crudele”

Una storia struggente

La vita di Jude non è iniziata nel migliore dei modi. Quando aveva circa sette anni, infatti, ha visto un uomo dalla pelle verde trucidare i suoi genitori, per poi essere portata via insieme alle sue sorelle in un mondo fatto di creature magiche e balli in maschera. Si ricorda ancora dell’odore di sangue e della disperazione sui volti delle sorelle e, dopo circa dieci anni di lontananza dal mondo mortale, il fardello dell’omicidio pesa ancora.

Una volta diventata grande poche cose sono cambiate. Se prima la violenza era stata riversata sui suoi genitori, adesso è lei assieme alla gemella Taryn a subire le angherie delle creature che abitano Elfhame. Insomma, non è possibile che delle umane possano frequentare le stesse lezioni e vivere allo stesso modo di chi abita nelle corti, figuriamoci di un principe. Gli umani al massimo possono servire e sgobbare, nient’altro. E’ ciò che pensa Cardan (e la sua combriccola di amici), uno dei tanti figli del Sommo Re di quel luogo.

Jude non può continuare ad essere trattata in questo modo. Vuole cambiare la sua vita, evitando di soccombere alle angherie di creature snob e soprattutto evitando di perdere la sua sanità mentale. Tra tentativi di ucciderla e scherzi di vario tipo però, la fiamma del complotto alla corona sembra accendersi e farsi più che mai viva. Jude sarà quindi chiamata a fare delle scelte: inseguire il desiderio materiale di diventare qualcuno all’interno del mondo magico, o rischiare il tutto per tutto per salvare chi la circonda?

Come forse alcun* di voi sapranno, ho un profilo bookstagram dove parlo delle letture che, nel corso dei mesi, mi capitano tra le mani. Se amate leggere fantasy vi sarà capitato quindi, almeno una volta, di vedere questo libro (il primo di una trilogia) nella home di Instagram. Tra fanart eccezionalmente fatte e recensioni che la descrivevano come un’ottima storia, mi sono quindi decisa ad iniziare questa saga (lasciando momentaneamente in stand-by “Lo Hobbit”), curiosa di vedere cosa ci fosse di tanto interessante oltre ai bei faccini dei protagonisti.

A dire il vero, non chissà quanto. Per carità, non si tratta di un pessimo libro e devo poi dire che la seconda parte è decisamente migliore rispetto ai primi 3/4 di storia, però i cliché e i buchi di trama si fanno un pochino sentire. Jude, la protagonista, sembra a tratti aver dimenticato le brutali azioni dell’uomo che ha portato lei e le sue sorelle in quel mondo; dice di volergli quasi bene, cosa a parer mio poco probabile anche dopo dieci anni trascorsi insieme a lui. Insomma, si buttano del bidone circa sette anni di rapporto con i propri genitori defunti.

Altre problematiche

Altro problema è dato dalla cerchia di amici di Cardan che, in un primo momento, sembra essere l’unico villain della storia. Effettivamente danno filo da torcere alla povera Jude, ma il tutto viene descritto in un modo che fa sembrare i giovani nobili più vicini a dei bulletti di terza media che a delle creature malefiche e oscure. Inutile dire quanto io, che generalmente odio i drama con protagonisti dei teenagers, possa aver apprezzato questa scelta.

Anche il worldbuilding non è particolarmente sviluppato: in questo primo capitolo le uniche cose che si conoscono sono qualche castello e una piccola rete di passaggi segreti. Finito. La mappa stessa presente all’inizio del testo mostra un’isola dove tutto sembra essere troppo piccolo per descriverlo come Il Regno Degli Elfi.

Come accennato precedentemente però, la seconda parte del libro risulta essere molto più avvincente, cosa non da trascurare quando la lettura fino a quel momento è stata tutt’altro che intrigante. Azione, sangue (di nuovo) e complotti la fanno da padrone e quindi non riesco ad essere totalmente cattiva nella votazione di questo libro.

Voi leggete fantasy? Siete mai stati delusi da un libro che, altrove, veniva descritto come spettacolare?

“Let’s have a toast. To the incompetence of our enemies” – da Il Principe Crudele

Voto: ⭐⭐⭐-/5

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