‘Il corvo e la rosa – La strega’ è il primo volume di una saga fantasy, scritta da Chiara Mattozzi
Ringrazio la casa editrice Pan di Lettere per la copia omaggio del libro.
Titolo: Il corvo e la rosa – La strega
Autrice: Chiara Mattozzi
Casa editrice: PandiLettere
Trama:
Una storia avvolgente e intrigante con un finale a sorpresa. Una strega, un cavaliere e tanta magia vi avvolgeranno in un vortice di avventure emozionanti. Una lotta estenuante tra il Bene e il Male.
RECENSIONE DEL LIBRO ‘IL CORVO E LA ROSA – LA STREGA’
Mi sono stupita mi sia piaciuto questo libro, perché è in parte un romanzo storico, e io non sono solita leggere storici, ma questo libro, fantasy e storico allo stesso tempo, mi ha catturata fin dall’inizio. Infatti, la cornice e lo sfondo storico mi hanno affascinata, ho trovato molto accattivante l’ambientazione medievale e i riferimenti a divinità pagane, ai druidi e ai celti!
È una storia scorrevole e piacevole da leggere, soprattutto perché tocca temi affascinanti, come la caccia alle streghe, le profezie, il cavalierato e i legami romantici…
Ho adorato i capolettera miniati e le illustrazioni, mi hanno ricordato proprio un libro medievale.
Ho trovato la scrittura a tratti un po’ immatura, con la presenza di ripetizioni, punteggiatura mancante, frasi semplici e una trama molto lineare (solo fino ad un certo punto della storia), ma questo aspetto non mi ha infastidita più di tanto, per lo più all’inizio.
I personaggi sono molto ben caratterizzati.
C’è una protagonista forte e astuta, che ho apprezzato: Claire è una donna e una strega bella, determinata, misteriosa e altruista.
Il protagonista maschile è un cavaliere di nome Richard: un uomo rigido e fermo nelle sue convinzioni all’inizio, ma poi dolce e gentile.
Ho apprezzato il ribaltamento dell’idea convenzionale secondo cui sia il cavaliere a salvare la dama in pericolo: in questo caso si salvano a vicenda e lei è eroica e coraggiosa quanto lui, se non di più.
Viene rappresentata la chiusura della chiesa nel Medioevo, l’assenza di indulgenza e tolleranza con cui venivano puniti coloro che non seguivano i dogmi della chiesa e avevano pensieri ‘devianti’. La chiesa demonizzava ciò che la spaventava e screditava il suo potere. Padre Bernard rappresenta alla perfezione questo aspetto, è il personaggio che ho sopportato meno, proprio per il ruolo che riveste, ma incarna davvero bene la figura del chierico dell’epoca.
“Il confine tra giusto e sbagliato non era sempre netto e chiaro, anzi, molto spesso era sottile e confuso […] le cose non erano sempre tutte nere o tutte bianche, vi erano infinite sfumature e la verità aveva molte facce.”
Un altro personaggio primario è Lord Randall, freddo e determinato, dagli occhi impenetrabili, austero, ma comunque con un cuore e delle emozioni secondo me…senza l’influenza di padre Bernard, penso che avrebbe mostrato il lato ‘buono’ del suo carattere. Tra lui e la figlia si è creato un muro, ma non è mai troppo tardi per cambiare le dinamiche di una relazione a mio parere. La figlia, però, è accecata dal rancore e dall’odio per vedere la malinconia e l’affetto velato nel comportamento del padre. Sono rimasta di sasso per l’atto che compie, anche se ha le sue ragioni.
Lord Alexander mi piace, è un uomo integro e con dei valori, mette in discussione qualsiasi cosa e si mette in gioco per risolvere i misteri che gli si presentano, è accogliente e di larghe vedute, oltre che clemente e altruista.
In conclusione…
Leggendo questa storia, il lettore accompagna i personaggi in un’avventura, temendo per loro e facendo supposizioni su cosa potrebbe accadergli.
Il filo conduttore è la vendetta, il fatto che tutto ritorni. Quindi è una storia in cui prevale il desiderio di vendetta…ma verrà portato a termine? E come? Per scoprirlo leggete questo libro!
“Il rischio di sbagliare era sempre presente, ma vivere senza scegliere non era vivere. Bisognava rischiare e osare per comprendere cosa fosse veramente la vita, affrontare le proprie paure e i propri demoni e combatterli, talvolta era anche necessario spingersi oltre i limiti, ma ne valeva la pena.”
Scoprire il significato del titolo è sempre un aspetto che mi piace molto nella lettura, e in questo caso è stato altrettanto piacevole e interessante.
Non vi ho parlato troppo della trama, perché altrimenti avrei fatto spoiler, invece è una lettura che va gustata una pagina alla volta. Vi avviso solo di non affezionarvi troppo ai personaggi, io mi sono presa diversi colpi nel finale, per ciò che accade a molti di loro..alcuni mi hanno proprio sconvolta! Infatti il finale è agghiacciante, sono rimasta senza parole, con il cuore un po’ spezzato..e con la curiosità di leggere il seguito.
Un’ultima cosa che mi sento di dire è che, personalmente, ho trovato i capitoli troppo lunghi, alcuni più di altri. Preferisco i libri in cui i capitoli non superano le 10/15 pagine, perché non sopporto interrompere la lettura a metà di un capitolo, ma fortunatamente c’è una suddivisione in paragrafi che ha reso più comoda la lettura nonostante la lunghezza dei capitoli.
Vi consiglio questa lettura, per sentirvi una dama o un cavaliere del Medioevo, per compiere un’avventura contrassegnata da ostacoli!
Vi affascina l’epoca medievale? Cosa pensate di questo libro? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto o su Instagram (qui), Facebook, Discord e Twitter (nerds_bay)!