Finalmente è arrivata la primavera e questo significa che è arrivato il momento di fare un piccolo punto della situazione, giusto per capire come può essere iniziato questo 2022. Essendo la lettura uno dei miei hobby preferiti sono quindi felice di presentarvi una piccola Top 5 con i titoli che più mi hanno colpita in questi primi 4 mesi.
Here we go!
QUINTO POSTO: La Metà Scomparsa di Brit Bennet. Questo libro è il racconto di una famiglia alquanto particolare. Vive infatti in un paesino chiamato Mallard, nel cuore della Louisiana, popolato da persone nere dalla pelle chiara che mal vedono quelli con più melanina in corpo e sono spaventate da chi invece ne ha poca. Desirée e Stella sono gemelle solo di aspetto.
La prima infatti non vede l’ora di fuggire da quel luogo, mentre la seconda vorrebbe solo continuare a studiare. Ad un certo punto però sarà Desirée a tornare nel paesello natio, e non sarà da sola. Tiene infatti per mano una bambina nerissima, dalla pelle color ebano. E Stella? Beh di Stella si sono perse le tracce da anni. Si dice che ora sia diventata bianca. Ed è così che inizia la lunga digressione sulla vita di 4 persone differenti, tra chi tenta di trovare una propria identità e chi fugge, rinnegando una parte di sé.
Libro perfetto per chi ha bisogno di una storia profonda e per chi voglia approfondire la propria conoscenza in merito alla tematica del razzismo, del pregiudizio e della transizione. Il conflitto famigliare è uno dei nuclei portanti dell’intero libro: scappare dal proprio passato è davvero così complesso?
QUARTO POSTO: La Biblioteca di Mezzanotte di Matt Haig. Nora Seed non è più una donna o almeno così lei crede. Non si sente una persona in carne ed ossa da diverso tempo. La vita in un certo senso glielo ha dimostrato in ogni modo.
Prendiamo il giorno in cui ha, finalmente, deciso di morire: nell’arco di poche ore ha perso il lavoro, il suo amatissimo gatto Voltaire e ha discusso con il fratello, peggiorando quindi un rapporto che, oramai, non ha più nulla di sano. Quando però Nora compie il grande gesto, le cose non vanno come si era aspettata. Finisce infatti in una biblioteca colma di libri e dal soffitto quasi impossibile da notare.
E sarà proprio lì che, con l’orologio bloccato sulle 00:00 e una vecchia bibliotecaria ad aiutarla, Nora inizierà a sperimentare. Cercherà di combattere ad uno ad uno tutti quei rimpianti che da sempre le hanno oscurato la vista, facendole vedere un mondo che non sembrava poi così meritevole di essere vissuto.
Paura di non essere abbastanza e di non essere utili a nessuno. Questo libro è una vera e propria doccia di acqua gelata sulla testa di tutte le persone che hanno avuto, almeno una volta, la testa bombardata da questo timore. E’ una seduta dallo psicologo, una terapia. Ti aiuta a comprendere che la realtà non ha niente a che fare con la fantasia. Si può viaggiare con la mente, ma chi lo dice che se avessi fatto una scelta differente, le cose sarebbero andate meglio?
TERZO POSTO: Lei Che Divenne il Sole di Shelley Parker-Chan. Se amate il mondo orientale e le vibes alla Mulan allora non potete perdere assolutamente questo meraviglioso libro. Si tratta del retelling della storia di Zhu Yuanzhang contadino ribelle che, dopo aver cacciato i mongoli dal paese, diviene il primo imperatore della dinastia Ming.
La maestria di Shelley Parker-Chan, attivista per i diritti LGBT e per la gender equality, sta proprio nel fatto di essere riuscit* a inserire personaggi criptici, non necessariamente buoni o cattivi, i quali riescono a catturarti anche con le azioni più discutibili. Altra scelta ben riuscita? Raccontare la storia di Zhu dal punto di vista di una persona che non si ritrova né nella femminilità e né nella mascolinità. Ciò rende possibile comprendere le forzate aspettative che si associano costantemente a uomini e donne.
Essere donne nella Cina del XIV secolo significa essere destinate al nulla. L’utilità femminile si misura solo in base al numero di eredi generati. Tuo padre è un contadino? Beh, in quel caso sei solo una bocca in più da sfamare. In modo molto sottile s’insinua quindi anche la tematica della disforia di genere, del non riconoscersi nel proprio corpo e degli stereotipi che, anche oggi, cercano per forza di rinchiudere le persone all’interno di un binarismo soffocante.
SECONDO POSTO: Lo Hobbit di J. R. R. Tolkien. Credo che bene o male voi conosciate la trama di questa storia: il povero hobbit Bilbo Baggins viene scelto per aiutare un gruppo di 13 nani a raggiungere la Montagna Solitaria, un tempo casa del regno nanico di Ereborn e oramai completamente distrutto dal perfido drago Smaug che, negli ultimi secoli, ha utilizzato l’infinita quantità di tesori lì nascosta come materasso. I draghi si sa sono estremamente avidi, forse anche più dei nani.
Bello, bello, bello. Un libro che con la sua vivacità e la sua musica vi trasporterà in uno dei più bei mondi fantasy mai creati nella storia della letteratura. Amerete Bilbo, che nel corso delle pagine cambia a dismisura trasformandosi non solo in un eroe, ma in un compagno, in un fratello. Vorrete sfidare anche voi Gollum, cercando un indovinello che possa confonderlo in modo da riuscire a scappare dalle sue grinfie. L’unica cosa che non vorrete fare sarà probabilmente un viaggio di sola andata per un fiume all’interno di botti di vino. Si, quello credo sia poco invitante.
PRIMO POSTO: Il Silmarillon di J. R. R. Tolkien. In questa opera vengono descritti gli eventi della Prima e Della Seconda Era, dalla creazione di Arda (il mondo) fino a giungere alla forgiatura dei Silmaril, gemme di inspiegabile bellezza bramate da chiunque vi posasse gli occhi sopra. Nucleo centrale dell’opera è quindi la storia del furto e della ricerca di queste ultime. Viene poi dedicato uno spazio all’Akallabêth, ovvero la storia di Númenor, e al momento della creazione degli Anelli Del Potere, 20 strumenti con i quali Sauron (il più temibile seguace di Morgoth) aveva intenzione di ingannare tutti i popoli della Terra di Mezzo.
E’ un’eresia dire che per me si tratta del libro più bello tra quelli scritti da Tolkien? Non immaginate quanto mi sia piaciuto leggere della nascita del mondo, di Eru Ilúvatar e del canto intonato che racchiude tutto ciò che è stato, che è e che sarà, delle lotte tra razze e della corruzione delle menti. Credo che questo libro sia l’emblema di che cosa significhi essere non solo un bravo scrittore, ma un fenomenale sognatore: ogni cosa all’interno del mondo di Arda è curato dei minimi dettagli, quasi come se Tolkien avesse solcato quei mari ed esplorato quei luoghi.
E la vostra top 5 su serie tv, film, libri o videogiochi? Quale sarebbe?
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