Scopri lo spin off di E alla fine arriva mamma – sitcom cult – con Hilary Duff, How i met your father
How i met your father: Hilary duff e alla fine arriva mamma – sitcom un po’ troppo pretenziosa?
Ricordiamo con piacere – almeno le persone più vecchie – Lizzie McGuire, no? L’americanissima teenager bionda interpretata da Hilary Duff e che coloro cresciuti negli anni ’90 hanno potuto veder nascere artisticamente. Dopo svariati annunci, lo scorso 18 Gennaio è finalmente arrivato il primo episodio di How i met your father. Spin off sequel di quella che in Italia è conosciuta come E alla fine arriva mamma – sitcom famosissima e apprezzatissima, nonostante un finale turbolento per i fan – e a quanto sembrerebbe un nuovo ambizioso progetto per Hulu. La compagnia statunitense punta parecchio sul prodotto, dunque andiamo a vedere cosa sia successo in questi primi quattro episodi.
Qual è la trama di How i met your father?
La storia di questa serie non è troppo differente da HIMYM. La protagonista è Sophie, donna che racconta al figlio la storia di come ha conosciuto il padre. Esattamente come Ted faceva nella serie originale. Il tutto è però ambientato nel 2022, quando Sophie e il suo gruppo di amici più stretti stanno cercando di capire quale sarà il loro futuro e cosa vogliono dalla vita. Le loro relazioni sono un continuo ripetersi di delusioni e nell’era delle app per appuntamenti con infinite possibilità tutto sembra più difficile.
Episodio 1×01: Pilot
Dopo una serie sfortunata di appuntamenti su Tinder, Sophie incontra un ragazzo che le sembra apparentemente perfetto, ma un problema più grosso sorge: lui finirà per lavorare in Australia come Biologo Marino. La storia dunque naufraga, ma Sophie non può far altro che continuare a sperarci.
La coinquilina di Sophie, Valentina, si ritrova invece a ritornare dalla London Fashion Week con un souvenir abbastanza inusuale: quello che dirà essere il suo nuovo ragazzo. L’intero episodio ruota intorno alla creazione del gruppo di amici della serie, attraverso svariati incidenti di percorso.
Episodio 1×02: FOMO
Sophie e i suoi nuovi amici si dirigono in un nuovo club esclusivo per una serata sfrenata, chiamato FOMO. Valentina ha dei dubbi sulla sua relazione con Charlie, il suo nuovo fidanzato conosciuto alla London Fashion Week. Sid spinge Jesse ad essere più aperto verso l’amore e dunque a provarci con Sophie. Il problema? Sophie continua a pensare a Ian – il Biologo marino – finendo per mandare direttamente in friendzone il ragazzo. L’intero episodio ha situazioni bizzarre e colpi di scena apprezzabili.
Episodio 1×03: The fixer
Sophie decide di aiutare Jesse a scattare delle foto per il suo profilo di Tinder. Il tutto sfocierà inaspettatamente nel conoscere Drew, vice preside della scuola dove Jesse insegna musica. Tra Sophie e Drew sembra possa scattare qualcosa. Valentina intanto aiuta Sid – uno dei ragazzi del gruppo – con la sua relazione divenuta ormai a distanza. Mentre Ellen – sorella di Jessie – e Charlie – in una mezza pausa con Valentina – iniziano a trovare un appartamento in cui vivere.
Episodio 1×04: Dirrty Thirthy
Sophie compie trent’anni e impara quanto sia stressante organizzare la propria festa, specialmente con il ragazzo con cui ha iniziato ad uscite tra gli invitati. Jesse ed Ellen sembrano faticare a relazionarsi come fratelli e Valentina e Charlie provano a ravvivare le cose tra loro. L’episodio ha fin troppi punti morti, ma una buona dose di drammaticità.
È ai livelli di How i met your mother?
Onestamente, mi sento di dire di no. Per quanto la storia sia nuova, il tutto parte con l’essere qualcosa di già fin troppo vecchio. Potrebbe promettere bene, ma il tutto viaggia con il freno a mano tirato e sul binario della nostalgia. Figurati che a furia di richiami a E alla fine arriva mamma – sitcom da cui è presa ispirazione – ho iniziato a chiedermi se stessi guardando nell’effettivo qualcosa di nuovo.
Alcuni dei punti forti della serie sono il giocare sui luoghi comuni – a volte risulta troppo ridondante però – rappresentando in buona maniera la realtà.
Il primo e il secondo episodio sembrano un continuo crescendo – anche grazie al fattore nostalgia – ma le battute unite alla drammaticità sembrano atterrare questa serie. Difatti, il terzo e il quarto episodio sono in calando clamoroso, rendendo Hilary Duff come una versione di Ted Mosby meno divertente e più piagnucolona.
Il tema dell’inclusione – con il multiculturalismo e la sessualità a far capolino – vengono trattati a dovere ma ciò non basta. Un paio di accenti differenti, attori di diversa etnia e un’apertura gigante verso l’omosessualità non fanno di una serie automaticamente oro. I personaggi di Ellen e Charlie risultano totalmente ridondanti e perennemente a fare la stessa cosa. Magari più avanti riusciranno a far qualcosa in più e ad evolversi, ma i primi episodi sono quelli che attirano di più il telespettatore: Ellen che continua a provarci – venendo rifiutata da tutte le ragazze – a destra e a manca e Charlie che continua ad essere solamente l’elegante toy boy di Valentina non ti fanno spiccare il volo.
Per ora, la serie sembra esser bocciata. Fin troppi errori per farla sembrare decente, errori di natura narrativa e che lasciano confusione in chi segue. La creazione del gruppo è incomprensibile e fin troppo rapida, con i personaggi senza un solido background emotivo di base. Sembrano presi dalla strada, nonostante la buona recitazione. Non eccelsa, ma almeno fanno il loro.
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