HAY DAY: UN GIOCO SOCIALISTA – ECCO 5 MOTIVI PER CUI DOVRESTI GIOCARCI

In un mondo dove la tecnologia ha reso l’universo videoludico del tutto innovativo ed inclusivo, la vostra Locanda di fiducia vi porta per mano verso le origini, gli albori del videogioco mobile: Hay Day.

Hay Day, come ben si sa ma è comunque il caso di ricordare, è un gioco mobile della stessa casa produttrice del bellico Clash of Clans e l’amato Clash Royale: la Supercell. Hay Day è un gioco tutt’altro che bellico, se non si considera la concorrenza agguerrita tra le fattorie. Difatti, Hay Day è un gioco di simulazione a tema fattoria, il cui obbiettivo è far evolvere la propria attività con l’aiuto degli altri utenti.

Il gioco è stato rilasciato nel lontano 2012, contando 300 milioni di download nell’anno di uscita; come è normale che sia, col tempo è scesa nelle classifiche dei giochi di tendenza, salutando con malinconia gli anni di gloria. Il 2020 è stato l’anno con meno download in assoluto, e questi ultimi vanno sempre più diminuendo. Nonostante questo, Hay Day è comunque giocatissimo da milioni di utenti in tutto il mondo, che creano una grande comunità di contadini provetti nei vari social.

Noi della Landa siamo state giocatrici fedeli sin dai primi anni della sua uscita, e nonostante le varie pause dal gioco, quest’ultimo non ci ha mai stancato. Vorremmo quindi esporre a voi lettori tutte le sue qualità, per invogliarvi a mettere un cappello di paglia, una pagliuzza in bocca, una salopette decisamente fuori moda e diventare contadini cadetti anche voi: ci riusciremo?

PUNTO 1: HAY DAY È UNA RELAZIONE SENZA ALCUN IMPEGNO SERIO

Data l’intuitività dei meccanismi del gioco, non vi è un tutorial opprimente che manipoli l’intera esperienza del giocatore, ma quest’ultimo è libero di gestire da sé l’ordine di apprendimento. Il gioco non richiede una quantità di tempo prestabilita che bisogna dedicargli, dunque puoi scegliere di dare un’occhiata alla fattoria per 5 minuti o passarci l’intera giornata.

PUNTO 2: UN SOLO CONTADINO È BENE, UNA COMUNITÀ È MEGLIO

Un’azione fondamentale appena approdati su Hay Day è unirsi ad un vicinato, una sorta di clan dove è possibile comunicare con gli altri giocatori, scambiare merci e insieme partecipare al Derby, eventi e competizioni dove vige il gioco di squadra, con succose ricompense. La comunità non si limita al gioco effettivo, ma si estende anche all’attività sui social e a fanatici che inducono a giocare a Hay Day (👀) . Su YouTube vi è il canale ufficiale di Hay Day, dove vengono postate le ricette che si trovano nel gioco stesso. Fico, no?

3: C’È SOLO UNA MISSIONE: DIVERTIRSI

Hay Day non è un gioco scriptato, che controlla tutte le tue azioni: è completamente libero e svincolato. Si ci può concentrare su qualsiasi ambito vi ispiri di più in quel momento. Dalle coltivazioni, all’allevamento, alla produzione di dolci, zuppe, gelati, bistecche, crostate, cocktail, yogurt, maglioncini-insomma, c’è l’imbarazzo della scelta. Non c’è neppure il rischio di annoiarsi a guardare le pubblicità che vi accecano e rovinano il mood contadinello, dato che le pubblicità sono quasi del tutto inesistenti (“quasi” poiché è possibile guardarle in cambio di diamanti, ma il giocatore è libero di non farlo, insomma)

4: GIOCO COMPLETAMENTE GRATUITO, NESSUNA SCORCIATOIA

La concezione dei soldi di Hay Day è singolarmente socialista. Seppur presenti, le microtransizioni all’interno del gioco non daranno granché spazio di avanzamento. Hay Day è completamente gratuito, family friendly e genuino; il divertimento è direttamente proporzionale alla meraviglia che il giocatore prova quando deve ricavare il bacon dal maiale: dopo essere dimagrito con una bella sauna, il maiale dona la sua ciccia in eccesso. L’obbiettivo finale non è quello di guadagnare più soldi possibili sfruttando persone, animali e risorse, a differenza degli sporchi capitalisti che rovinano il mondo; l’obbiettivo finale del giocatore sarà sempre quello di mantenere la propria fattoria e relativi animali in condizioni dignitose dando aiuto non solo alle persone che fanno parte del proprio vicinato, ma anche a sconosciuti compagni di rastrello con cui si condivide un sogno: il socialismo .

5: PUOI ACCANNARE QUANDO VUOI, LA TUA FATTORIA NON VA DA NESSUNA PARTE

È del tutto normale, nella vita di un contadino, perdere quel vigore e quella frenesia che si aveva un tempo e quindi appendere la zappa al chiodo e mettere il gioco da parte dopo aver realizzato di aver sviluppato una dipendenza. Ma come ci piace dire riguardo le relazioni tossiche: l’importante è riconoscerle come tali. Difatti Hay Day può portarti a giocare per una quantità preoccupante di tempo, ma questo fa parte del fascino del gioco, ci piace pensare (è quello che ci ripetiamo ogni giorno per non doverci confrontare con i nostri problemi).

Quando durante un flashback dei bei ricordi vi tornerà al cuore questo giochino tanto adorabile quanto letale, la vostra fattoria vi accoglierà a braccia aperte, magari ricordandovi degli animali morti di fame che non vengono sfamati da tipo 3 mesi.

Hay Day: Q&A

Quindi, per concludere, risponderemo alle varie domande che ci hanno frequentamente posto:

-Hay Day è uno dei giochi migliori per mobile?

-Sì, altrimenti non saremmo qui a parlarne.

-È forse il gioco più sottovalutato della Supercell semplicemente perché non puoi invadere fattorie altrui a colpi di torte di mele, pane appena sfornato e maglioncini in lana esteticamente discutibili?

-Sì, assolutamente sì.

-Dovrei scaricarlo?

-La vera domanda è perché non l’hai già fatto…

-Cosa posso fare se i miei amici preferiscono giocare a Fortine invece che a Hay Day, e quindi non ho la possibilità di unirmi ad un vicinato?

-La risposta è semplice: cambia amici e unisciti al vicinato della Landa che è sotto il nome di “Game of pollo fritto” e con il codice #9CJVV298

E anche per oggi, dalla Locanda Della Landa è tutto.

Negli episodi precedenti della Locanda della Landa:

Strappare lungo i bordi di Zerocalcare-La vera rivelazione del 2021?

Over The Garden Wall – la Cartoon Network che incontra Tim Burton e il Sommo Poeta – Recensione e Analisi (2021)

ARCANE: CI ASPETTAVAMO MOLTO, ABBIAMO AVUTO MOLTO DI PIÙ, RECENSIONE, ANALISI E TEORIE

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