Gideon la Nona- Recensione

Gideon la Nona, il libro che conduce tutti noi nel mondo di necromanti provviste di navetta spaziale: sicuramente non siete pronti.

Gideon è un’abitante della Nona Casa e quello che desidera, da quando ne ha memoria, è andarsene. I suoi coetanei, infatti, sono tutti morti, con l’eccezione di Harrowhark Nonagesimus, adepta, necromante, Figlia del Sepolcro Sigillato ed eterna nemesi di Gideon, che altro non vuole che vederla morta tra atroci sofferenze. Purtroppo per lei, il suo unico lasciapassare lontana dal pianeta, regno dello sconforto, dove ha vissuto finora è Harrow Nonagesimus.

E’ così che Gideon la Nona si ritrova infilata a forza nelle vesti di prima paladina della persona che odia di più al mondo, in missione per salvare una casa che disprezza e che vorrebbe vedere distrutta, presso la Prima Casa, dove da secoli non vive quasi nessuno, per prendere parte a una gara che porterà alla creazione di nuovi Littori.

Se non avete capito nulla, o quasi, della mia recensione, non preoccupatevi, è tutto perfettamente normale. Per abbracciare a pieno il mondo creato da Tamsyn Muir in Gideon la Nona bisogna abbandonare ogni forma di buon senso e rigor di logica e farsi trascinare in un fantasy che prevede necromanti che coesistono con navicelle spaziali: abbastanza folle.

Se siete come me, lettori razionali che amano capire tutto, quel genere di lettori che, insomma, non apprezzano particolarmente i finali aperti perché li frustra non sapere tutto, vi sconsiglio comunque di demordere in partenza. Ammetto la realtà: ho dovuto tenere duro a lungo perché tra me e Gideon la nona (il libro, non il personaggio) non è stato assolutamente colpo di fulmine. Da metà in poi, però, le soddisfazioni hanno iniziato ad arrivare, a palate, e non potei essere più contenta di così di avere resistito.

Del worldbuilding vi ho già accennato qualcosa e non è che ci sia molto altro da dire: non è chiaro. Tutto ci viene presentato attraverso il POV di Gideon, e anche se la narrazione si svolge in terza persona lei è e rimane il nostro narratore, pertanto è molto difficile afferrare qualcosa che Gideon non abbia compreso.

Middle spoiler: Gideon la nona non è esattamente il personaggio più brillante del libro, quindi spesso non ha compreso. Ma anche quello che Gideon capisce è filtrato attraverso i suoi byass, lei conosce quel mondo, non ha bisogno di spiegarci che cosa sia un Littore, o un costrutto osseo, pertanto sta a noi estrapolarlo dal contesto. Come dicevo, ci ho messo un po’, ma alla fine ce l’ho fatta.

Lo stile: che dire, non l’ho letto in lingua originale, ma in italiano, ma quello che posso dire è che dall’alto delle mie, scarse, competenze in traduzione, inneggio una lode a Francesca Crescentini, aka Tegamini, perché credo che in molto pochi sarebbero riusciti a tradurre tale follia in modo altrettanto egregio. Ho trovato solto un refuso e detto questo ho detto tutto (ovviamente prima di questa pubblica lode ho scorso il testo in inglese, ma vi assicuro che si coglie la follia anche dalla traduzione italiana).

Questa volta ho lasciato il mio punto preferito, il tallone d’Achille, la mia più grande debolezza, alla fine. E’ il turno dei personaggi e qui iniziamo con il dire che in Gideon la Nona tutti i personaggi sono costruiti egregiamente, e se no che ne parliamo a fare, se non mi fossi affezionata a loro non avrei superato sicuramente l’ostica prima metà del libro.

Menzione speciale va ai Quinti e ai Sesti, mie case assolutamente preferite dopo la nona, per ragioni molto molto diverse. Per quanto riguarda la Nona, invece, totally unpopular opinion: tra Gideon e Harrow, tutta la vita Gideon. Strano per me, lo so, me l’accollo, perché Harrow la Nona è geniale, cattiva, intelligente e anche preoccupata del prossimo, problematica e “abbandonata”, totally my type.

Ma Gideon la Nona è la figlia difficile della casa, il Kaz Brekker sotto steroidi della situazioni, con tutte le sue paranoie, ma anche e soprattutto la sua impulsività (di Gideon, non di Kaz, non mi sono drogata), che me l’ha fatta, mio malgrado, amare alla follia. E poi la sua ironia… Alcune battute di Gideon me le tatuerei. Niente, Gideon Nav ha vinto, mi è piaciuta talmente tanto lei che non poteva non piacermi il libro.

E voi l’avete letto? Vi è piaciuto? Potete farcelo sapere nei commenti, ma anche sui vari social network, Nerd’s Bay infatti è su Instagram Facebook, ma anche su Twitter e Discord. Potete accedervi dai link o trovarci direttamente cercando il nostro logo.