La Germania si allinea con l’etichetta energetica “verde” dell’UE sul gas naturale, ma continua l’antagonismo al nucleare

Le autorità tedesche hanno accolto con favore la mossa dell’Unione europea (UE) di etichettare alcuni progetti energetici a gas naturale come investimenti “verdi”, ma è stata ferma nell’opposizione alla proposta di applicarla ai progetti di energia nucleare.

Il paese europeo ha disattivato venerdì, tre delle sue ultime sei centrali nucleari, mentre continua il suo ritiro completo dall’energia nucleare che era in funzione dopo la fusione del reattore di Fukushima, in Giappone, nel 2011.

“Per il governo tedesco, il gas naturale è un’importante tecnologia ponte sulla strada verso la neutralità dei gas a effetto serra, sullo sfondo della graduale eliminazione dell’energia nucleare e della produzione di energia a carbone”, ha detto un portavoce del governo.

“La posizione del governo sull’energia nucleare rimane invariata. Il governo rimane convinto che l’energia nucleare non può essere classificata come sostenibile”.

Mentre l’energia nucleare produce emissioni di CO2 molto basse, la Commissione europea ha chiesto il parere di esperti sul fatto che il combustibile debba essere considerato verde, dato il potenziale impatto ambientale dello smaltimento delle scorie radioattive.

La bozza della Commissione europea pubblicata da Reuters sabato etichetterebbe d’ora in poi gli investimenti in centrali nucleari come verdi a condizione che il progetto abbia un piano, fondi disponibili per perseguirlo e un sito per smaltire in sicurezza i rifiuti radioattivi. I nuovi impianti nucleari devono avere i permessi di costruzione prima dell’anno 2045 per essere certificati verdi.

A condizione che producano emissioni inferiori a 270 g di CO2 equivalente per kilowatt (kWh), che sostituiscano effettivamente un impianto inquinante a combustibile fossile, che ricevano un permesso di costruzione entro il 31 dicembre 2021, con il piano di passare a gas a bassa emissione di carbonio entro la fine dell’anno 2025, tali investimenti in centrali a gas naturale sarebbero certificati verdi.

I paesi dell’Unione Europea, in sinergia con un gruppo di esperti, dovranno esaminare a fondo la bozza della proposta, che è soggetta a cambiamenti prima che venga pubblicata alla fine di questo mese, con la politica che è stata impantanata dalle pressioni dei governi per più di un anno, mentre i paesi dell’UE sembrano essere in disaccordo su quale tipo di combustibile sia veramente sostenibile.

Gli stati dell’Unione Europea come la Repubblica Ceca, la Finlandia e la Francia, che hanno derivato il 70% della loro energia dal combustibile, credono che l’energia nucleare sarà cruciale per l’eliminazione graduale dell’energia a carbone che emette CO2.

La Germania non è l’unico paese che si oppone al nucleare; anche altri paesi come l’Australia e il Lussemburgo si allineano alla posizione antinucleare della Germania.

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