Fra Tenebra e abisso: Il Marchio – Dario Leccacorvi
Negli scorsi giorni è arrivato un pacchetto molto, molto interessante. Al suo interno vi erano tre libri, ma non dei manoscritti comuni. Vi spiego, nell’ultimo periodo abbiamo stretto una collaborazione con la Casa Editrice Aristea, che si distingue sul mercato letterario per qualcosa in particolare: i suoi libri gioco.
Libri che si possono considerare un must per chi ama i gdr e che, non il mio caso ahimè, gioca a D&D. Già, perché non ho ancora avuto modo di provare a giocare a quest’ultimo.
In questo caso, come ho preannunciato prima, ho avuto modo di iniziare la trilogia di Dario Leccacorvi, quella di Fra tenebra e abisso. In questo articolo, però, parleremo solo e unicamente del primo libro, ossia quello dal titolo Il Marchio.
A primo impatto, appena ho visto i tre manoscritti uscire dal pacco, ho esclamato “Santocielo, ma sono tre bellissimi mattoni” perché, figuratevi, da imbecille quale sono riesco ad esser spontaneo pure quando vedo dei potenziali oggetti contundenti. Scherzi a parte, i tre volumi sono davvero belli a vedersi per estetica, ma, sopratutto, per come sono arrivati.
Di solito i pacchetti che ricevo sono totalmente strappati o lanciati dal postino oltre il mio cancello, l’altra mattina quel dannato lo ha fatto davanti a me, ma questa volta mi sono trovato davanti un pacco con triplice imballatura: esterno, plastica da imballaggio che poi ho scoppiato quasi in preda ad un raptus di follia fanciullesca e carta a coprire i tre. Perfino il corriere era felice di vedermi, non come quelli che di solito mi ritrovo sotto casa a guardarmi male solo perché ho ricevuto un pacco. Sono sincero quando dico che se avessi un cane morderebbe 100 % il postino.
Il Marchio – La mia prima run
Sia chiaro, prima di fare una run effettiva ho testato, anche solo per vedere come si giocasse, ma la mia prima run completa è stata quanto di più bastardo potesse esser fatto da parte mia.
Il mio personaggio si chiama Maximus Paiori, il classico combattente corpo a corpo ultra ignorante con solo 2 di sapienza, con un livello di conoscenza così basso che gli analfabeti funzionali sembrano dei professori di Oxford a confronto.
No, okay, forse è esagerato: Maximus è più intelligente, anche a vedere come sia andata la mia run.
Ad ogni singolo lancio di dadi, ogni singolo o quasi, a Maximus è andata bene. L’aver fatto una perlustrazione iniziale, forse, mi ha preparato a qualcosa di ben più elaborato rispetto a quel che mi aspettavo: morire subito, ma forse sono stato troppo cauto e previdente.
Tra le tante cose fatte all’interno di questa run si potrà denotare come il mio pg non sia stato propriamente uno stinco di santo:
- Violenza su animale, uccidendo un lupo solo perché mi andava di combattere;
- Effrazione, dato che sono entrato nel granaio di un vecchio per dormire e non pagare la locanda. Fortuna che il vecchio ha acconsentito subito appena mi ha visto, sennò qua stavamo parlando di un altro caso di omicidio ai danni di un ladro in Italia;
- Illusione ai danni di una coppia di mendicanti. Più precisamente una bambina e una vecchia, che mi hanno chiesto soldi per poi ritrovarsi a parlare con me, la vecchia dava i numeri, e trovarsi ignorati e senza un soldo. Mentre io mi ritrovavo a mangiare tranquillo in locanda e a dormire in un letto al caldo;
- Addirittura violenza ai danni di un ragazzino, con relativo omicidio e sciacallaggio. Così impari a seguirmi, non te lo ripeterò un’altra volta: non conosco tua madre e non so cosa sia successo tra me e lei quella sera del 15 Dicembre del 2006;
- Sono arrivato a cagarmi sotto, a caso, perché mentre stavo per combattere il Grigio il mio diavolo di gatto ha deciso di salire in balcone e far cadere lo stendino. Se il pannolone è considerabile come pezzo di armatura, ditemi precisamente quali statistiche aumenti che lo metto subito.
Il Marchio – Voto
Per la prima volta, probabilmente, vedrete un nuovo numero di stelle sul sito e su un mio articolo.
Quel che penso riguardo a questo primo libro gioco è che sia una cannonata, nel vero senso della parola. Un gioco longevo e che puoi fare e rifare più e più volte, senza stancarti. Inoltre, la prospettiva del poter utilizzare la mia scheda nel prossimo libro, sperando che Maximus non mi crepi alla prima occasione utile, mi alletta un casino. Questa serie mi è partita con il botto e mi è piaciuto un casino giocare al primo libro, nonostante il dannato ragazzino che si è messo a seguirmi. Non sono tuo padre, dannazione!
Comunque sia il mio voto è un Cinque, e dico cinque, stelle su cinque. Si, ho ripetuto tre volte cinque per metter più entasi e farvi ignorare il fatto che sono una persona senza cuore che ha ucciso un ragazzino per poi rubargli tutto dalla borsa.
Qui di seguito vi lascio, come sempre, il link per acquistare Il Marchio di Dario Leccacorvi dal sito di Aristea, che ringrazio per questa prima meravigliosa esperienza di gioco.
Il Marchio di Dario Leccacorvi
€12,00 (Cartaceo)
Visto l’andazzo del primo libro, vi direi di comprare tutti e tre i libri dato che per ordini sopra i 30 euro non pagate la spedizione. Giusto per dirvi.
E voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere nello spazio commenti! Per noi la vostra opinione, finché elaborata e pacifica, è importante! Inoltre vi ricordo che potete continuare a seguirci e che potete trovarci anche su Instagram (qui), Facebook, Discord e Twitter come nerds_bay ! Se non riuscite a trovarci secondo quel tag, vi basterà scrivere il nostro nome e cercare il nostro stemma caratteristico!