FAST&FURIOUS: la saga tamarra che entusiasma

Fast
Fast&Furious

Fast&Furious: la saga cinematografica trash che va oltre le leggi fisiche e che ha appassionato milioni di spettatori.

Paul Walker e Vin Diesel

Fast&Furious è una serie di film d’azione ispiratasi all’articolo giornalistico Racer X del giornalista Ken Li sulle corse clandestine. I film della saga sono attualmente otto, con il nono in uscita e un decimo annunciato dall’attore protagonista, Vin Diesel, che probabilmente andrà a chiudere la serie.

La saga completa di Fast&Furious comprende anche uno spin – off, Fast&Furious – Hobbs & Shaw, uscito nel 2019, i cui protagonisti sono i personaggi Luke Hobbs e Deckard Shaw, tra i più carismatici della saga; due cortometraggi  The Turbo-Charged Prelude for 2 Fast 2 FuriousLos Bandoleros e infine una serie animata (disponibile su Netflix): Fast & Furious: Piloti sotto copertura.

Hobbs and Shaw

Partiamo dal presupposto che questa serie di pellicole cinematografiche non ha uno scopo accrescitivo in qualche modo, ma piuttosto meramente intrattenitivo, dunque, come il Top Gun che abbiamo già trattato, andrebbe visto esclusivamente per passare il tempo. Detto ciò passiamo alla descrizione riassuntiva dei film, in modo da poterli analizzare.

Il primo Fast&Furious inizia con la storia di Brian O’Conner (interpretato dall’affascinante e solare Paul Walker), un agente dall’animo tenero infiltrato dell’LAPD, a cui viene assegnata la missione di sventare delle gare clandestine di una banda comandata dal criminale Dominic Toretto (interpretato dal possente Vin Diesel), con cui O’Conner legherà dopo diverse peripezie affrontate insieme.

Primo film

Nel secondo film della saga, 2 Fast 2 Furious, Vin Diesel non può essere presente perché impegnato in altri progetti come xXx, dunque, incentrano la narrazione sul rapporto di amicizia tra O’Conner e Roman Pearce, che funge da sostituto per il personaggio di Toretto, ma che non riscontra lo stesso successo. Di fatti, questo film non trova la stessa riuscita del primo.

2 Fast 2 Furious

Per questo motivo, nel terzo film, Fast&Furious: Tokyo Drift, che vede come protagonista Sean Boswell, decidono di cambiare ambientazione e spostarsi dagli Stati Uniti al Giappone e di sostituire le gare clandestine con i drifting da parcheggio sotterraneo. Alla fine della pellicola viene annunciato il ritorno di Dominic Toretto.

Tokyo Drift

Dal quarto film in poi si abbandonano le gare automobilistiche illegali e ci si immerge in una classica storia d’azione con spionaggio, criminalità, rapine e inseguimenti con mezzi di trasporto importanti e d’impatto che racchiudono l’essenza di Fast&Furious, incastrando anche battute sarcastiche e divertenti.

Locandina

Inoltre, rientrano nel cast del prodotto attori come Dwayne Johnson, Jason Statham, Michelle Rodriguez, mentre dal settimo capitolo in poi non vedremo più il personaggio di Brian O’Conner a causa della morte (fato vuole dopo un incidente automobilistico con un amico) di Paul Walker a poche scene dal finale, facendolo adattare alla sua scomparsa.

Tecnicamente, i Fast&Furious, non sono film in cui colpiscono la sceneggiatura e la trama. Sono film d’azione che cercano un riscontro a livello effettivo. Infatti, è tutto giocato su scene di acrobazie di mezzi di trasporto, persone e armi che praticamente per tutti i film sfidano le leggi della fisica, facendo, così, scomparire il fondamento scientifico.

Gli sceneggiatori dei film giocano soprattutto con la manipolazione affettiva dei personaggi. Nella Fast Saga, infatti, non c’è un’effettiva psicologia dietro ogni personaggio, ma lo spettatore riesce comunque a percepirne i tratti caratteriali, non sono piatti. Infatti, ci si affeziona principalmente alla banda formata dai Toretto, Letty (la ragazza di Dominic), Brian, Roman, Tej, Megan e Han, che diventano poi il fulcro del concetto principale ripetuto sempre da Toretto sulla famiglia e l’amore familiare anche quando non sono presenti legami di sangue.

In effetti, almeno personalmente, ho trovato il settimo capitolo il più bello di tutta la saga di Fast&Furious, proprio perché si percepisce il loro affiatamento e la nozione di famiglia. Sarà la consapevolezza dei tragici fatti che hanno visto Paul Walker protagonista, ma quel film pieno di azione con una fine così commovente e una scena girata dall’alto con in sottofondo la canzone See You Again di Wiz Khalifa e Charlie Puth, ancora oggi, fa venire il magone ogni volta che la si rivede.

Scena finale Fast&Furious 7

Affezionandosi ai personaggi, dunque, è possibile anche provare forti emozioni rispetto a ciò che gli succede e non solo lo stupore nel vedere scene di grande effetto realizzate con effetti speciali e CGI molto buone e attori professionisti del pericolo come Jason Statham che non utilizza stuntman per le scene d’azione.

Jason Statham come Deckard Shaw

In conclusione, Fast&Furious è una saga che sicuramente fa tanto fumo ma niente arrosto, soprattutto inizialmente, quando l’unica cosa che si riesce a percepire è l’enorme tasso testosteronico e volgare dei film.

Non è sicuramente una saga d’azione minimamente pragonabile ai grandi John Wick, ad esempio, soprattutto a livello di scrittura. Però, andando avanti, ci si affeziona ai personaggi ed è in grado di intrattenere e creare una spettacolarità, che è alla base del cinema e del mondo dello spettacolo, soprattutto in momenti storicamente difficili come quello che stiamo vivendo. Un po’ di sano trash d’azione fa anche bene alla salute.

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