Exuvia – Caparezza tra innovazione e nuova gioventù

Exuvia – Il nuovo album del rapper nerd per antonomasia


Ad esattamente venti giorni dall’uscita di Exuvia, nuovo album di Caparezza uscito proprio il 7 Maggio 2021, voglio parlarvi a mente fredda di questo prodotto.
Dopo anni di attesa in cui l’omonimo rapper si è limitato a qualche comparsa qua e di là e solo a livello di featuring, finalmente si ritorna ad ascoltare qualcosa di suo dopo oltre tre anni e mezzo dall’uscita di Prisoner 709. Difatti, quest’ultimo è uscito il 15 Settembre 2017.

Exuvia
Copertina di Exuvia

Ci ritroviamo davanti, dunque, all’ottavo album del rapper originario di Molfetta. Album colmo di innovazione, decisamente a lunghi tratti sound decisamente differenti da quel che ci ha abituati ad ascoltare Capa, e sopratutto di featuring interessanti. Non ci si poteva aspettare di meno da parte del nostro Michele Salvemini, sui cui adesso ci si interroga sul futuro.
Alcuni dicono che questo possa essere il suo ultimo album, speriamo anche di no, altri che sia arrivato ad un punto di svolta artistica e che inizierà a rivisitare sempre più il proprio sound. Noi, nel frattempo, godiamoci Exuvia di cui spammerò perennemente la copertina su questo articolo.

Tracklist di Exuvia

Come potrete notare nella pic quassù, l’album conta diciannove tracce di cui cinque skit (per chi non lo sapesse sono degli sketch comedy che appaiono spesso sugli album hip hop) e quattordici singoli effettivi.
Voglio, seriamente, farvi godere al massimo questo album quindi cercherò di evitare qualsivoglia spoiler o collegamento a siti che potrebbero farvi ascoltare in anteprima questo prodotto.


Vi invito, dunque, di andare ad ascoltare di vostra iniziativa il tutto su piattaforme come Spotify o Itunes, in alternativa (e che alternativa) di comprare il disco dal sito di Caparezza stesso. È notizia di pochi giorni fa che sia diventato Disco d’oro, quindi tanta roba già dagli inizi.

Canthology – ft Matthew Marcantonio

Matthew Marcantonio – Exuvia

Il brano di apertura dell’album si ritrova ad avere un featuring abbastanza interessante: Matthew Marcantonio. Di lui l’artista disse:

È il cantante della mia rock band preferita del momento, i Demob Happy. Si tratta del gruppo che ho ascoltato di più durante la stesura del disco, motivo per cui ho voluto assegnare a Matthew la traccia d’apertura

Caparezza

Ci si aspettava ben altri artisti, anche più conosciuti, rispetto a Matthew ma, ancora una volta, Capa è riuscito a sorprenderci, sia per la scelta del featuring che per la canzone stessa. Già perché, infatti, questa canzone si ritrova ad essere una delle più interessanti di questo album. La musica lenta ma costante e la solita voce rilassata di Capa stesso, unite alla voce di Matthew, riescono a creare un singolo che naviga davvero ad alti livelli. Atmosfere retro tra la musica stessa e, sopratutto, cit a vecchi singoli come “La mia parte intollerante”.

Fugadà

Copertina di Exuvia

Passiamo al secondo brano, ossia Fugadà. Ci viene presentata come una canzone gestita da Caparezza con voce quasi narrante, per poi partire a ritmo veloce all’improvviso. Un misto tra calma estrema e un proseguo continuo di parole rapide e ben concatenate, con momenti di silenzio totale e improvvisi. Questa canzone è decisamente un brano che merita di esser ascoltato, che riesce a far restare, almeno per quanto riguarda me, chi la ascolta con il fiato sospeso.

El Sendero – ft Mishel Domenssain

Mishel Domenssain – Exuvia

Uno dei brani che, secondo me, si può collocare tranquillamente tra i top dell’album di Exuvia.
Featuring a sorpresa anche per questa canzone a cui partecipa la cantante Mishel Domenssain. Di lei fu detto, al tempo della rivelazione del featuring, questo:

È una cantautrice messicana molto connessa con la madre terra. Ho scoperto la sua musica mentre andavo alla ricerca di nuovi artisti nel web e la sua voce mi ha catturato dal primo ascolto. Non posso svelarvi altro riguardo a questo brano, uno dei più intensi dell’album

Caparezza

Difatti, questo brano si ritrova ad essere una piacevole sorpresa. La voce meravigliosa di Mishel a smorzare il rap forte di Capa si ritrova a creare un connubio sorprendentemente valido e che ascolterò per molto tempo, probabilmente.

Campione dei Novanta

Copertina di Exuvia

Il sound passa, improvvisamente, su qualcosa di ben diverso rispetto a El Sendero ma il livello non si abbassa per nulla. Con questo brano Caparezza è riuscito a superarsi, adattando un testo così accattivante ad un sound che sembra così perfetto per la sua voce. Sorprendente è dire poco, a mani basse tra le migliori dell’album. Questa canzone è un continuo sali e scendi di frasi ben collegate tra di loro e un ritornello che mi fece sobbalzare al primo ascolto. Adoro.

Contronatura

Copertina dell’Album

Canzone che si ritrova ad avere un altro sound abbastanza differente rispetto agli altri, ma che comunque è bella da ascoltare. Rispetto alle altre, forse, un po’ più ripetitiva e, decisamente, quella che ho preferito meno ma che, comunque, trova Caparezza ad esprimersi a livelli molto alti. Ho decisamente preferito altri brani.

Eterno Paradosso

Copertina dell’album

Passiamo a quella che è, decisamente, quella che preferisco di Exuvia.
Per ogni album di Caparezza, come è giusto che sia, vi è stata sempre una canzone che ho preferito rispetto ad altre. Se per Prisoner 709 era Prosopagnosia, per questo album è Eterno Paradosso quella che si merita il gradino più alto tra le mie preferenze.
Per unione tra testo, musiche e significati che vado io stesso a ricercare nei testi delle canzoni questa è quella che più ho ascoltato nell’ultimo periodo.

La scelta

Copertina dell’album

Anche qui abbiamo un pezzo da novanta. Se dovessi mettere questa canzone su un podio immaginario riguardo alle mie preferenze, per questo album, questa canzone si meriterebbe di certo il terzo posto.
La musicalità, che accompagna un testo così forte e che fa riflettere, crea un brano che potrebbe trovarsi tranquillamente in qualsiasi top 10 a mio avviso. Peccato non sia io a scegliere.

Azzera pace

Copertina dell’album

Ci ritroviamo, a questo punto, davanti ad Azzerapace. Una canzone che, per larghi tratti, a me ha ricordato il rap statunitense old style. Canzone che si ritrova a navigare nel bel mezzo del limbo, a mio avviso. Parecchio bella, sia chiaro, ma ci sono brani superiori a mio avviso in questo album.

Eyes wide shut

Copertina dell’album

Passiamo ad Eyes Wide Shut. Beh, che dire, questa canzone parte con un sound che, non so per quale strano motivo, mi ha ricordato parecchi ritmi di canzoni dei primi anni ’90. Non dirò quali.
Il testo è gradevole, forte e deciso, ma non decisamente il top dell’album. Anche questa naviga nel limbo, pur essendo bellissima.

Come Pripyat

Copertina dell’album

Questo brano andrebbe elogiato anche solo per la citazione alla città fantasma presente tra Ucraina e Bielorussa.
Il testo è, probabilmente, il più significativo tra tutti. Caparezza, con poche parole, riesce ad esprimere una realtà sociale costantemente in declino e riesce a criticare, come suo solito, il modo in cui girano le cose. Purtroppo, credo si riesca a percepire anche della stanchezza nelle sue parole.

Il mondo dopo Lewis Carroll

Copertina dell’album

Meravigliosa la citazione all’autore di Alice in Wonderland, così come il continuo riproporre l’opera nel brano stesso. Caparezza si trova a portare avanti, in questo brano, l’ennesimo tassello di un album che ho trovato quasi flawless. Non ho gradito, forse, il sound. C’è di meglio e di peggio, ecco.

Zeit!

Copertina dell’album

Tradotto dal tedesco, significa “tempo”. Cosa che, difatti, lo stesso Caparezza fa capire con varie cit al tempo stesso durante la canzone. Onestamente, canzone bella ma, decisamente, ho preferito altro. Questa si ritrova a navigare verso gli ultimi posti.

La certa

Copertina dell’album

Brano che sembra lento, ma si ritrova ad esser più che altro una narrazione costante da parte di Caparezza. Il testo è gradevole cosi come la musicalità del tutto e decisamente non puoi sbagliare con un pianoforte in sottofondo. Specialmente con me, adoro il suono del piano.

Exuvia

Copertina dell’album

Per ultimo il brano rappresentativo dell’album, da cui prende il proprio nome. Brano che, decisamente, si ritrova ad essere quello con un sound che sembra esser maggiormente diverso dal solito di Caparezza ma, ormai lo sappiamo, ci ritroviamo a conoscere il buon Michele da più di 20 anni ed è risaputo sia un artista a tutto tondo. Testo meraviglioso così come la musica, si ritrova ad essere il mio secondo preferito.
Molto significativa anche la scelta del titolo, che va a richiamare direttamente l’Esuvia che è il resto di un esoscheletro dopo la muta di un artropode. Ascoltando questa canzone capirete tanto.

Copertina dell’album

Beh, siamo arrivati alla fine dell’articolo. Ho preferito evitare di parlare troppo per lasciar voi il gusto di ascoltare direttamente i brani e, sopratutto, non ho parlato degli skit perché sono delle chicchette che spero possiate apprezzare senza sentire nulla da me.
Cosa dire di questo album se non che sia, decisamente, una sorpresa continua? Indire una votazione a numeri sarebbe, dal mio punto di vista, irrispettoso ma è decisamente un must. Qualcosa da ascoltare e riascoltare.
Qui sotto vi lascio la locandina con tutte le date del suo tour nel 2022 a cui spero di poter prender parte per almeno una tappa.

Tappe del tour di Exuvia

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