Eileàn – Recensione

Eileàn in celtico vuol dire “Isola”, e proprio per un viaggio su un’isola misteriosa dovete essere pronti, quando aprite questo libro.

Eileàn di Flaminia Galeoni racconta la storia di Elizabeth Sharpclaw, la quale ha appena perso i genitori e si trova costretta a lasciare la sua vita a Dublino per frequentare l’ultimo anno di liceo a Wyth Island, sotto la custodia di sua nonna. Giunta sull’isola conosce la sua nuova famiglia, composta, oltre che dall’algida anziana signora, da uno zio freddo come il ghiaccio e da due cugini gemelli, Ezra ed Eveleen, piuttosto diversi tra di loro.

Elizabeth scoprirà molto presto che a Wyth Island non tutto è come sembra e che il suo arrivo è legato a circostanze misteriose e cruente. Mentre scopre l’amicizia vera, l’amore, la passione, e la magia, Elizabeth si troverà a fronteggiare sfide che non pensava le sarebbero mai capitate.

Eileàn porta con la penna di Flaminia in un mondo che è mistero, oscurità, segreti, bugie e verità non dette, ma anche in un mondo magico, in cui tutti gli ambienti convivono tra loro. In un’Irlanda più lussureggiante ancora di quella reale Eileàn ci presenta una società e dei personaggi scritti nel dettaglio e con estrema cura.

Eileàn è un fantasy italiano che aspettavo da tempo per la sua complessità

Se non si fosse ancora capito, Eileàn mi è piaciuto molto. Trovo che questa opera prima di Flaminia Galeoni sia un inizio di tutto rispetto per una scrittrice italiana che potrebbe riportare un po’ di questo genere in un sistema editoriale che sembra impegnarsi in tutti i modi per tenerlo fuori.

Come scrivevo anche in precedenza, l’ambientazione in Eileàn è curatissima, tanto che sembra di poter vedere gli ambienti nei quali Elizabeth si muove, di essere lì con lei ad attraversare un luogo che fino a quel momento le è stato sconosciuto. Da amante dell’Irlanda, poi, non ho potuto non apprezzare la scelta della location.

Per quanto riguarda lo stile di scrittura, Flaminia ha sicuramente un modo di scrivere molto ricco che risulta forse, a volte, un po’ ridondante o lento. Non sto parlando di mio gusto personale, perché ho trovato che, salvo rari momenti in cui le riflessioni si allungavano forse un po’ più del dovuto, lo stile fosse, nel complesso, molto piacevole ed evocativo. Voglio comunque ricordarvi che si tratta di un’opera prima e se la scrittura è già a questo livello direi che aspetto con ansia di vederne i progressi.

Per quanto riguarda i personaggi, Eileàn presenta un bel numero di apparizioni in scena. E’ un romanzo ricco di interazioni interpersonali e di famiglie con le quali Elizabeth le instaura. La nostra protagonista e il bad boy Cristopher sono forse, tra tutti, i personaggi un po’ più “stereotipati”, all’inizio del romanzo, ma andando avanti con il libro si scopre che nascondono delle sfaccettature che non ci erano state mostrate dall’inizio. Per quanto riguarda me, il mio preferito è sicuramente Tennyson, perché ormai l’ossessione per i cattivi ragazzi me la sono lasciata alle spalle con l’adolescenza.

Non ho apprezzato moltissimo il rapporto che si instaura tra Elizabeth e Cristopher, all’inizio, perché sono un lettore che ha bisogno di sapere se le risposte che si è dato sono giuste, ma credo questo rientri tra i miei limiti personali.

Insomma, alla fine Eileàn è stata una lettura più che piacevole che mi sento di consigliarvi, soprattutto se volete provare ancora quelle emozioni che caratterizzavano le letture fantasy della nostra adolescenza. Mi sono sentita tornare una ragazzina indecisa di chi innamorarsi.

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