CRONCACHE DEL TEMPO DELLA FENICE: EFFIMERO di GIADA BARONE

‘Effimero’ è il secondo volume di una trilogia di genere distopico, intitolata ‘Cronache del tempo della fenice’.

La recensione del primo volume, ‘Crisalide’, la trovate al seguente link: https://www.nerdsbay.it/crisalide/

Cronache del tempo della fenice: Effimero
– Giada Barone –

Titolo: Effimero

Autore: Giada Barone

Casa editrice: Cherry Publishing

Trama:

«Sei una crisalide, l’embrione della tua vera natura: devi liberarti di quello che sei adesso per mostrarti.»


Sono passati alcuni mesi da quando Fauve è entrata nel Programma, mesi in cui ha avuto modo di conoscere l’umiliazione, il tradimento, la fame e… il riscatto. La maschera del Programma è caduta, svelando un volto molto diverso da quello della meritocrazia promessa, eppure anche il Fronte di Liberazione cela un mosaico di segreti.

Ma dentro il Fronte c’è Rhys che ora ha bisogno di lei, Rhys che c’è sempre stato per lei, anche quando non era altro che una piccola crisalide. E non è il solo ad avere bisogno di lei. Il Fronte ancora di più, e in modo molto diverso da quanto avrebbe mai potuto immaginare.
Chi si cela davvero dietro la figura ingombrante dell’Archègete? E Fauve sarà pronta a liberarsi della piccola corazza che l’avvolge per diventare finalmente ciò che è destinata ad essere?

RECENSIONE DEL LIBRO ‘EFFIMERO’

Ringrazio la Cherry Publishing per la copia omaggio del libro.

Premetto che questa recensione sarà per lo più una lode di Andre, personaggio che ho adorato dall’inizio alla fine e che già era tra i miei preferiti nel primo libro di questa trilogia!

Già ‘Crisalide’ mi era piaciuto molto, ma ‘Effimero’ l’ha decisamente superato: intenso è dir poco, ricco di pathos e suspense, azione e colpi di scena, estremamente dinamico e coinvolgente, intrigante dalla prima all’ultima pagina, davvero avvincente!

Cronache del tempo della fenice (Crisalide e Effimero) – Giada Barone

Fin dalle prime pagine ho percepito una scrittura più matura rispetto al primo libro, aspetto che ha reso la lettura ancora più piacevole.

È un libro in cui si scoprono e vengono svelate molte cose: è il programma il nemico, o il fronte? In questo libro scoprirete, tra le altre cose,  chi è la misteriosa figura conosciuta come Archegète, perché è stato creato il programma e qual è il suo obiettivo.

Ho trovato molto interessante questa parte, perché fa chiarezza e spinge a riflettere anche sulla nostra società e su come l’uomo troppo facilmente dimentica il passato, ripetendo gli stessi errori ciclicamente.

Ho apprezzato molto l’approfondimento di Andre, personaggio che già nel primo libro mi era piaciuto molto, ma ora mi è proprio entrato nel cuore.

Così sveglio e perspicace, dimostra una fiducia enorme in Moyenne, anche se ci ha messo del tempo per svilupparla, studiandola e conoscendola. È così genuino, ma allo stesso tempo misterioso.

Un ragazzo erudito, geniale e con una conoscenza quasi sconfinata,  ma debole in uno scontro fisico. Colui con cui potersi confidare sempre. Riservato e raffinato. Sempre presente e affidabile. Discreto e disponibile, comprensivo e paziente. Riflessivo ed empatico.

Un ragazzo d’oro, speciale, dagli occhi profondissimi e dal comportamento da gentiluomo. Mi trasmette un senso di sicurezza e conforto.

“Andre aveva un effetto balsamico, come le sue pomate; distendeva l’intricata matassa di emozioni semplicemente esistendo.”

Dimostra una grande devozione e fedeltà nei confronti di Moyenne, è così tenero, la ascolta sempre, con lui può confidarsi sempre e comunque.

Effimero – Giada Barone

Invece Rhys, nonostante anche lui fosse uno dei personaggi che ho preferito nel primo libro, in questo mi ha delusa per il suo comportamento e modo di fare: risulta quasi indifferente nei confronti di Moyenne e piuttosto superficiale, è incoerente tra ciò che dice e ciò che fa, infatti per quanto continui a dire che per Moyenne ci sarà sempre e che la vuole al suo fianco, non lo dimostra in alcun modo, anzi sembra quasi che l’abbia dimenticata.

Le scene riguardanti lui e Moyenne le ho trovate quasi forzate, non naturali e spontanee come in ‘Crisalide’, perché per quanto fossero dolci, in realtà loro due non fanno che allontanarsi, per tutte le cose non dette e le bugie che aleggiano tra loro. 

C’è da dire che il suo personaggio diventa secondario, cedendo il posto ad Andre, aspetto che non mi è dispiaciuto affatto. Rhys e Andre sono così diversi…ho pensato fin da subito che Andre sarebbe stato l’unico a capire e sostenere Moyenne sempre, qualunque cosa avesse fatto, anche se lei è molto impulsiva.

Moyenne, la protagonista di questa storia, effettua un viaggio introspettivo, che cambia il suo modo di pensare e agire. Quindi, si assiste ad un’evoluzione del suo personaggio, anche e soprattutto grazie alla compagnia e al supporto di Andre, sempre al suo fianco.

Diventa più selvaggia, Fauve, affine al suo vero nome, più sicura di sé, consapevole e determinata a salvare se stessa e la sua libertà, anche a discapito della propria felicità.

“Mi avevano sottovalutata e fu questo ad aprirci le porte della libertà. […] Quel giorno scelsi, e scelsi me. […] La mia salvezza veniva prima della mia felicità. Lo avevo dimostrato, e ora la mia felicità era in frantumi, senza vita, tradita. Quindi avrei tratto in salvo la salvezza.”

Non si sente amata e accettata in quanto se stessa, ma sempre all’ombra di un’altra persona, che brilla in tutto e per tutto e chiunque preferisce a lei. 

Tutti tranne Andre, l’unico che le riconosce importanza, l’unico che capisce come si sente e in che posizione si trova. Rhys non la capirebbe come fa Andre, perché loro due sono puri, inorridiscono di fronte al massacro e alla violenza, anche se Moyenne ne è stata contaminata e se ne è sporcata le mani. Invece Rhys è un uomo d’azione, che crede nella causa del fronte e combatte costi quel che costi. Anche se, in più di un’occasione, ha dimostrato di essere caritatevole ed estremamente buono verso il prossimo.

Moyenne non si sente libera, pensa di non poter scegliere e prendere decisioni sulla sua vita. È confusa, non capisce chi sia il nemico, non sa da che parte stare, da chi difendersi e chi attaccare, è divorata dai sensi di colpa e anela la normalità della vita al di fuori dal programma. Si sente disadattata e sola, in taluni momenti prova disgusto e odio verso se stessa, rimorso e disperazione.

“Ma chi era il vero nemico? Chi era il mio vero nemico? Il programma, contro cui combattevo attualmente, o il fronte che brutalizzava quelli come me?”

– Moyenne in Effimero

Ho pianto….Moyenne ha compiuto azioni che non mi sarei mai aspettata, ma non voglio fare spoiler, ho già detto persin troppo.

Altri due personaggi su cui vorrei soffermarmi sono Isi e il dottor Leroy

Isi prova una forma di devozione per Moyenne, perché è la sua salvatrice, quindi la adora e risulta a tratti appiccicosa o comunque fastidiosa, ma anche molto tenera e ingenua.

La figura del dottor Leroy, invece, continua ad affascinarmi molto, così ammantata di mistero.

Una new entry che mi ha suscitato un’enorme curiosità è Mathinson Turing, ma lascio questo personaggio nel mistero, invitandovi a leggere il libro se volete conoscerlo!

E INFINE…

Cronache del tempo della fenice: Effimero
– Giada Barone –

Un finale che lascia in sospeso e con molta curiosità, desiderando ardentemente leggere il sequel, ma anche un finale dolce che chiude un libro così forte e d’impatto.

Vi consiglio assolutamente di leggere questo libro, insieme a ‘Crisalide’, soprattutto se vi piacciono libri come Hunger Games e Divergent, infatti ho riscontrato diversi elementi che mi hanno ricordato queste saghe distopiche.

Avete letto questo libro? E Crisalide? Siete soliti leggere libri di genere distopico? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto o su Instagram (qui), Facebook, Discord e Twitter  (nerds_bay)!