Edens Zero – Meglio di Fairy Tail?

Edens Zero – Meglio di Fairy Tail?


Hiro Mashima ci ha abituati fin troppo bene nel corso degli anni. Tra fanservice misto, episodi su episodi delle sue serie e, sopratutto, scazzottate da orbi i suoi prodotti non mancano di esser perennemente sotto l’attenzione di tutti. Certo, i combattimenti non sono graficamente la cosa migliori di questo mondo, ma si vede roba di tanto peggiore in giro (vedasi qualsiasi cosa creata dagli Studi Pierrot).

Eppure i suoi prodotti risultano perennemente uguali tra di loro. Fairy Tail e Edens Zero, difatti, a parte differenze di trama si ritrovano ad avere personaggi uguali tra di loro con solo un cambio cromatico a dividerli. Figuratevi che c’è gente che addirittura dice che i personaggi siano rubati da One Piece, nonostante siano simili perché lo stile di disegno di Hiro Mashima sia uguale a quello di Oda per via dell’esser allievo di quest’ultimo. Roba alienante, per certi aspetti. Le persone parlano senza nesso logico.

La domanda che però voglio pormi e porvi, però, ha una difficoltà di risposta elevata per me. Edens Zero è meglio di Fairy Tail? O almeno, quel che si è visto può esser considerabile migliore?
Per me la risposta è si. Inizialmente Fairy Tail lo ricordo come un prodotto che partiva troppo gasato e a mille, senza stare a spiegare troppo e dando poco spazio alla caratterizzazione dei pg.

Fairy Tail ammorba così tanto sulla forza dell’amicizia, anche Edens Zero ma ne parliamo dopo, che ti ritrovi perennemente a vedere il cattivo di turno che urla dal panico per un dannato sentimento inutile di norma ai fini di una battaglia che per alcuni momenti può anche starci, ma quando ogni scontro è deciso dal potere dell’amicizia… un po’ il latte ti scende.

Edens Zero, invece, sembra esser partito un po’ più con il botto. Si ha uno straccio di trama iniziale e di background sociale dei pg, cosa mai sgradita, e almeno per i primi combattimenti sembra che la forza dell’amicizia sia meno presente. Anche se, sfortunatamente, essa compare in ogni caso. Edens Zero sembra un Fairy Tail migliorato, che ha tematiche un po’ più hardcore ma pur mantenendo gli stessi criteri del primo lavoro di Hiro Mashima: il fan service ultra spinto. Già, perché tette e muscoloni sono all’ordine del giorno, specialmente le prime, con una sessualizzazione dei personaggi quasi totale.

Si può dire, però, che a differenza dei maghetti dell’omonima gilda quest’ultimo si ritrovi ad avere ben più compattezza narrativa e archi che seppur corti hanno il loro perché. Alcune saghe di Fairy Tail mi facevano cadere il latte, giuro, specialmente perché si ritrovavano ad esser troppo ripetitive.

In definitiva, Edens Zero è migliore di Fairy Tail? Per me, si. Per ora, almeno, lo è seppur si ritrovi ad essere il classico prodotto mediocre con personaggi totalmente atti al fan service che servono soltanto a farti svagare. Se cerchi una buona trama, di certo, vai su prodotti ben più diversi o ti butti su One Piece se vuoi spendere tempo su un qualcosa a lungo termine.

Onestamente, sto seguendo Edens Zero, guardando anche qualche tavola del manga, solo per curiosità e per vedere quando arriverà a diventare fin troppo simile a Fairy Tail. Per ora non sembra esser tutto sto schifo, non una grossa opera ma comunque fa il suo. Possiamo dire che si piazzi nella media, così come faceva anche il suo fratellone maggiore. Hiro Mashima con Fairy Tail e Edens Zero ha deciso di rappresentare la classe media delle opere Giapponesi, non ambendo a prodotti ben più strutturati.

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