Matt Groening torna dopo un anno a deliziarci con le mistiche avventure nella terra fatata di Dreamland, e con i suoi personaggi che, rispetto ai precedenti lavori del produttore (I Simpson, Futurama), hanno avuto un vasto approfondimento psicologico nel corso delle nuove puntate.
La nuova stagione di Disincanto, ossia la quarta, fa il suo debutto ufficiale il 9 febbraio su Netflix.
Forse è proprio questo che differenzia Disincanto dalle altre serie animate di Groening, un forte approfondimento dei desideri e delle aspirazioni dei personaggi, i quali si divincolano all’interno di una trama sempre più contorta e fitta di misteri, seppur mantenendo sempre la sua caratteristica comicità tanto demenziale quanto geniale.
All’inizio del primo episodio ritroviamo i nostri quattro erranti protagonisti esattamente dove li avevamo lasciati nell’epilogo della terza stagione: un Re Zøg delirante in viaggio con Chazz verso il manicomio, Bean alle porte dell’inferno insieme alla sua spregevole ma comunque fascinosa madre Dagmar, Elfo in mano agli orchi e Lucy davanti ai cancelli dorati del paradiso dopo aver dato la vita per salvare Bean.
La quarta parte della serie è una vera e propria ascesa alla follia più totale, e la serie si prende il suo tempo per farla assaporare completamente allo spettatore. Difatti, i nuovi episodi hanno un ritmo più lento rispetto alle precedenti stagioni, ma questo non le toglie nulla, tutt’altro.
La nuova stagione di Disincanto fa il suo debutto ufficiale il 9 febbraio su Netflix.
La serie non ha assolutamente deluso le nostre altissime aspettative; nonostante ciò, la nuova uscita è rimasta pressoché indifferente agli occhi degli spettatori medi di Netflix. La spiegazione più razionale per questo disinteresse generale è sicuramente l’uscita, lo stesso giorno, in streaming dell’ultimo episodio de Il libro di Boba Fett, che ha dominato le classifiche su tutti i social.
Noi della Landa riteniamo comunque che Disincanto sia una serie da sempre fin troppo sottovalutata. È possibile che il pubblico si aspettasse una serie sulla falsa riga dei Simpson, ma si è ritrovato un prodotto satirico dalla grande maturità, che fa uso di un contesto narrativo completamente diverso.
Maturità che raggiunge il suo apice nel corso di questi nuovi episodi, nei quali tutti e quattro i personaggi principali avranno una crescita esponenziale, lasciando al passato le vecchie scorribande rocambolesche che finivano sempre a tarallucci e vino.
Insomma, noi dello Staff non vediamo l’ora di scoprire come avanzerà la storia da ora in avanti, ed aspetteremo con ansia le prossime stagioni.
La nuova stagione di Disincanto fa il suo debutto ufficiale il 9 febbraio su Netflix.
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