Scopri la nostra recensione di Death in space, GDR pubblicato da Free League Publishing
Un universo in rotta per la sua fine, con un collasso universale che porterà la fine dell’esistenza, una guerra per la tecnologia che ha sconvolto il sistema stellare di Tenebris e stravolto gli equilibri nel cosmo, una nuova era, l’ultima, segnata da decadimento e povertà. Questo e molto altro per chiunque voglia intraprendere un’avventura sci-fi dal gusto post-apocalittico e ricolmo di disperazione.
Abbiamo potuto mettere le mani su questo gioiellino che porta il classico GDR fantasy ad un gusto più futristico, introducendo diverse peculiarità che lo rendono unico nel suo genere, come i “Void points” che permetto al giocare di trarre vantaggio dai suoi stessi fallimenti. Questi punti vengono assegnati ogni qualvolta che viene commesso un fallimento in un tiro abilità o tiro per colpire (fino ad un massimo di 4).
Questi punti possono essere utilizzati per attivare una mutazione nel personaggio, una “Cosmic mutation”, che influirà in maniera più o meno incisiva in base a quanti punti decideremo di usarvi sopra, oppure per dare vantaggio ad un prossimo tiro abilità o tiro per colpire. In questo secondo caso, se avverrà un fallimento, si attiverà una delle “Void corruption”, effetti molto particolari che andranno ad influire soprattutto sul “sentire” il personaggio.
Ci sono poi i viaggi nello spazio, l’esplorazione di stazioni spaziali abbandonate, creature uniche che fuoriescono dagli abissi dello spazio e molto altro che potrete scoprire giocando a questo incredibile gioco di ruolo.
In un mondo così alla deriva, tutti i componenti, armi, astronavi e ogni sorta di equipaggiamento sono di seconda mano, smontati e rimontati più volte con un costante bisogno di manutenzione, che si farà sentire nel corso della partita. Nota positiva a discapito della rovina che vige nel sistema: non ci sono valute monetarie, l’unica valuta che conta veramente è la reputazione, una buona reputazione può darti accesso a diverse realtà e darti una maggiore flessibilità di movimento. Almeno per una volta non bisognerà stare dietro a quanti sacchi di monete d’oro si ha con sé.
Per concludere, siamo stati piacevolmente colpiti da questo piacevole sistema di gioco che porta la realtà e lo spazio verso un epilogo che al giorno d’oggi è di fatto troppo lontano, farcendo il tutto con questo ambiente cupo ma stancante, che dà il giusto gusto alle proprie avventure.
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