DEAD AGE 2 – Recensione

La nostra recensione di Dead Age 2!

Dead Age 2 è un RPG Survival con combattimenti a turni sviluppato da Silent Dreams e pubblicato da Headup il 12 marzo 2021; ispirato a grandi classici come Darkest Dunegon, i primi Fallout, This war of mine e The Walking dead, il titolo fa del suo peculiare mix fra elementi di ruolo, serviva e combattimenti al cardiopalma i suoi punti forti, andando a confezionare nel complesso un’esperienza che migliora in tutto e per tutto quanto fatto di buono nel primo capitolo.

Ambientato in un mondo post-apocalittico, Dead Age 2 mostra di aver ricevuto una notevole cura ed impegno nella realizzazione di un ambientazione credibile e realistica, la quale supporta il mood generale del titolo, oscuro e ricco di insidie ad ogni angolo. Meno d’impatto forse l’audio, complice anche la mancanza di dialoghi recitati e ridotto principalmente a suoni di tipo ambientale alternati a grugniti dei non morti; il tutto risulta adeguato al contesto, per quanto lontano dall’eccellenza.

Nessuna conoscenza degli eventi del primo capitolo è necessaria, dato che questa seconda iterazione della saga ne raccoglie giusto il setting a grandi linee, senza che nulla di ciò che è accaduto in passato vada ad influire fortemente sulla nostra nuova avventura. Narrativamente il titolo non nasconde il suo amore per la saga di The Walking Dead, proponendo un plot fortemente ispirato alla suddetta opera; durante il nostro cammino avremo dunque modo di stringere amicizie e spezzarne altre, alleandoci con le diverse fazioni che popolano il mondo di gioco, compiendo scelte spesso drastiche e dal forte impatto sul proseguo dell’avventura.

Parlando del gameplay, il gioco si suddivide principalmente in diversi tipi di attività da portare a termine:

Un primo elemento è certamente quello di “base building”: per quanto piuttosto basica e ridotta all’osso, la gestione del nostro campo avrà comunque un significativo impatto sull’esperienza generale, in quanto una buona amministrazione delle risorse e dello staff da mandare in perlustrazione in ricerca di materiali e componenti, favorirà una crescita molto più rapida della nostra comunità e, di conseguenza, semplificherà non di poco la nostra sopravvivenza.

Secondo elemento di notevole importanza sarà il combattimento: quest’ultimo segue i canoni dei classici RPG a turni, con elementi presi in prestito da altre serie come XCOM quando si tratta di movimenti, coperture e posizionamento sul campo. Tante sono le abilità speciali disponibili e svariati gli approcci tattici, garantendo ai giocatori appassionati del genere una buona sfida generale, per quanto non profonda come quella offerta dai capostipiti di genere.

Terzo ed ultimo pilastro fondante del gameplay è sicuramente l’elemento survival dell’esperienza: saremo infatti spesso costretti a procurarci cibo, acqua e risorse rare attraverso spedizioni in aree della mappa sempre nuove e via via più pericolose da esplorare; fortunatamente il titolo non risulterà mai troppo avaro nell’offrirci questo tipo di beni di prima necessità, evitandoci complesse manovre di micro gestione dei nostri scout od obbilgandoci ad ore di farming e ricerche infruttuose.

Sommando il tutto, il risultato è un titolo a suo modo piuttosto modesto ma comunque in grado di fare la felicità degli appassionati di genere alla ricerca di un’esperienza di gioco nuova, oltre che ai fan di vecchia data del buon primo capitolo. Noi di Nerd’s Bay ci siamo piuttosto divertiti nella ventina di orette necessarie a completare la nostra Run e non possiamo che invitarvi a dare un’occhiata a questo sequel!

(copia digitale del gioco fornitaci dallo sviluppatore per fini di recensione)      


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