CRUDELIA: l’inaspettato successo

Crudelia, il film Disney sul famosissimo personaggio antagonista del film animato “La carica dei 101” che ha, stranamente, superato le aspettative.

Crudelia

Crudelia è un film live action comico-drammatico uscito quest’anno, nel 2021, diretto dal regista Craig Gillespie e basato sul romanzo datato1956 della scrittrice inglese Dodie Smith: La carica dei 101 e sul film animato della Disney del 1961.

La pellicola, narra la storia della protagonista, originariamente dal nome Estella, sin dalla sua nascita, la sua infanzia, i suoi problemi d’integrazione a causa dei suoi particolari capelli, metà neri e metà bianchi, ma soprattutto a causa della sua doppia personalità. Da un lato, abbiamo Estella, una ragazzina dolce, gentile, attenta alle regole; Dall’altro lato, conosciamo Cruella, la sua personalità oscura, crudele, anarchica e caotica.

Ma Estella e Cruella hanno in comune un tratto delle loro personalità: la determinazione e la forza di volontà per arrivare al loro sogno da sempre: diventare una designer di moda, soprattutto dopo la perdita della madre. Dopo questo evento, Estella rimane orfana e si aggrega a due bambini come lei, Horace e Jasper, che per sopravvivere organizzano dei piccoli furti, e vivranno così fino ai vent’anni.

Al suo ventesimo compleanno, infatti, Jasper riesce e a far inserire Estella, che nel frattempo aveva adottato un’acconciatura con un colore di capelli meno appariscente per non farsi riconoscere durante i furti, in una delle boutique più influenti della città dove lavorerà sodo finché non riuscirà ad incontrare La Baronessa, una grande stilista di moda che notò da subito la vetrina che Estella creò in una sera caotica sotto effetto di alcolici. Ecco così, che La Baronessa la assume nella sua azienda di moda per creare e disegnare i vestiti più fashion del paese.

Da qui, un evento scatenante che le farà ricordare della morte della madre e che farà tramontare la personalità pacata di Estella e farà prevalere quella di Cruella. Cruella, infatti, farà prevalere il suo senso di vendetta, la sua cattiveria e la sua rabbia, comportandosi da ribelle per raggiungere il suo scopo nei confronti della sua antagonista, La Baronessa, che cercherà di sorpassare in tutti i modi, colpendola proprio nella sua carriera e riuscendoci alla grande.

Perché sì, questo film fa primeggiare il genio di Crudelia, la sua creatività, il suo animo rock, purtroppo riemerso a causa di un brutto trauma che necessariamente evidenzia anche i suoi lati negativi: l’arroganza, il disprezzo, la malvagità e la perfidia.

È un Joker femminile, egocentrica e leggermente narcisista che supera addirittura la sua avversaria conosciuta per la cattiveria, la spocchia e il narcisismo, tanto da dare a se stessa il merito del successo della sua azienda quando invece non crea nemmeno un prodotto, oppure lo spettatore può benissimo constatarlo attraverso i vari brindisi della Baronessa a se stessa. Molto interessante sarà anche il rapporto con i cani, con i dalmata, che ha poco a che fare con la storia della Crudelia Demon che conosciamo, uno dei nemici peggiori per gli animalisti come me.

Tutto il prodotto è all’insegna della ribellione, dell’eccentrico, del brio. Dalle scene sfarzose e barocche di Cruella che indossa abiti stravaganti che richiamano l’attenzione di tutti rubando la scena alla Baronessa, anche grazie alle sue entrate d’effetto, scenografiche e particolari. La regia di Gillespie è molto dettagliata, i movimenti di camera e il montaggio delle azioni combaciano perfettamente con l’ambiente ricco e barocco che dona la caratterizzazione dei personaggi. La fotografia pop si abbina perfettamente alle scenografie e l’insieme dà un tocco alla Tim Burton. Probabilmente, solo la CGI non rispecchia l’eccellenza di tutto il resto del prodotto, ma si adatta comunque molto bene.

Per non parlare della colonna sonora, letteralmente bestiale e pazzesca, curata da Nicholas Britell con la partecipazione della canzone Cruella De Vil di Florence and The Machine, Feeling Good di Nina Simone, Who’s Sorry Now di Connie Francis, Bloody Well Right dei Supertramp, Stone Cold Crazy dei Queen, One Way or Another dei Blondie, Five to One dei The Doors, Livin’ Thing degli Electric Light Orchestra e Should I Stay or Should I Go dei The Clash e la partecipazione del gruppo italiano vincitore del Festival di Sanremo e dell’Eurovision 2021: i Måneskin, che hanno realizzato una cover del brano I Wanna Be Your Dog dei The Strooges, interpretata nella versione originale dall’attore John McCrea.

La recitazione di tutto il cast è assolutamente sublime, soprattutto quella di Emma Stone, che mi ha addirittura fatto ricredere sulle sue capacità risultando assolutamente suprema, soprattutto nella scena del monologo in cui Estella e Cruella si intercambiano, in un certo senso, facendo capire divinamente lo switch delle due personalità della protagonista; Emma Thompson, totalmente superba la sua interpretazione della Baronessa von Hellman, perfetta nella sua antipatia e nella sua presunzione; E ancora Joel Fry (Jasper Badun), Paul Walter Hauser (Horace Badun), Emily Beecham (Catherine Miller), Mark Strong (John), Kirby Howell-Baptiste (Anita Darling), che compiono tutti un ottimo lavoro.

In conclusione, la produzione Disney crea una pellicola inaspettatamente bella e ben fatta. Inizialmente, si pensava fosse un qualcosa di trash e convinceva poco, probabilmente a causa dei recenti live action molto carenti. Eppure, Gillespie, riesce a costruire un prodotto ben strutturato, con una sceneggiatura semplice e liscia, che mantiene bene la caratterizzazione della doppia personalità di Cruella De Vil e che riesce, addirittura, a far immedesimare il pubblico, a far comprendere il suo modo di essere e probabilmente, come nel mio caso, a far cambiare idea su una delle persone più cattive del mondo animato, rendendola più umana e dimostrando che non tutti i cattivi stereotipati sono poi così male, delle volte sono solo dei geni incompresi.

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