Crimson Peak – I Fantasmi Non Vanno Presi Alla Leggera

Crimson Peak – Nato dalla fervida immaginazione di Del Toro, un film con elementi gotici intrecciate al tormento interiore.


TRAMA: senza spoiler!

Crimson Peak è un film del 2015 partorito dalla mente brillante di Guillermo del Toro, regista e creatore di capolavori come Il “Labirinto del Fauno” del 2006 e “La forma dell’acqua” del 2017. Ma un buon film è tale anche grazie agli attori che compongono il cast, che in questo caso, è stellare: la protagonista del film Edith Cushing è interpretata dalla Alice di Tim Burton, Mia Wasikowska affiancata ad un carismatico e tenebroso Tom Hiddleston e ad una inquietante Jessica Chastain.

Il film in sé ha una trama che potremo definire semplice e canonica: esso ha infatti tutti gli elementi di un gothic romance, c’è una protagonista femminile, l’uomo alto e oscuro che presto diventerà il suo interesse amoroso e l’architettura che, nel film, come nel genere a cui appartiene, stringe un legame profondo con i personaggi. Edith è una giovane donna che vive in America agli inizi del secolo scorso, orfana di madre morte di colera quando lei era solo una bambina, ha la forte ambizione di diventare una scrittrice e nel corso degli anni utilizza le sue esperienze paranormali come ispirazioni per i suoi racconti di fantasia.

Un giorno Edith incontra il baronetto Sir Thomas Sharpe dall’Inghilterra che vorrebbe chiedere un finanziamento dalla società del signor Cushing, padre di lei: tra i due giovani non è subito amore a prima vista come si potrebbe immaginare, ma conoscendo meglio l’uomo, lei se ne interessa. Il padre non vede però di buon occhio un’ipotetica relazione tra i due e intima con una forte somma di denaro il baronetto e la sorella a tornarsene in Inghilterra, non prima di aver spezzato il cuore della ragazza.

Jim Beaver che interpreta Carter Cushing, padre della protagonista

Dopo gli avvenimenti appena narrati il padre di Edith muore in circostanze abbastanza ambigue, lo spettatore assiste alla scena dell’omicidio senza capirne l’artefice, la protagonista non conoscerà la verità fino alla fine del film, le viene infatti detto che il padre è morto scivolando sull’acqua e sbattendo la testa sul marmo del lavandino. Dopo la morte del padre, rimasta sola al mondo, ma essendosi riappacificata con il baronetto, i due si sposano trasferendosi definitivamente in Inghilterra nella tenuta di famiglia che viene chiamata Crimson Peak per la particolare argilla rossa che la circonda totalmente…

L’IMPORTANZA DELLA CASA NEL FILM

La casa, è un elemento fondamentale nella trama ed è trattata dalla sceneggiatura come se fosse una quarta protagonista(“la casa è come se respirasse “dice Thomas ad Edith), è antica, fredda, mal ridotta e sul punto di sprofondare nel terreno rosso cremisi: l’architettura come già citato in precedenza è un elemento dominante nel romanzo gotico, le rovine degli edifici gotici evocavano molteplici emozioni, rappresentando il decadimento inevitabile e il crollo della mente umana (https://it.wikipedia.org/wiki/Romanzo_gotico) infatti, indicano contrasti costanti tra paura e gioia, tra vita e morte, tra falene e farfalle.

Crimson Peak, una scena del film.

UN FILM DAI RUOLI RIBALTATI

In particolare, quest’ultimo contrasto calza a pennello per descrivere al meglio la differenza tra la prima protagonista femminile, Edith, e la seconda Lucille, ed è proprio quest’ultime a spiegare alla giovane donna come le falene animali notturni e oscuri, si nutrano di farfalle creature bellissime quanto fragili facendo in qualche modo riferimento alla stessa protagonista.

Crimson Peak è infatti un film al femminile, in cui i ruoli sono ribaltati e i personaggi maschili hanno un ruolo secondario, quasi marginale.

UN SEDUTTORE MISTERIOSO, MA TORMENTATO

Thomas, che nella prima parte del film sembra essere la mente dietro tutto, scopriamo essere poi solo una pedina di un gioco crudele nella quale ha da sempre un ruolo passivo: esso è un personaggio controverso che prima ammalia gli spettatori proprio come fa con Edith, per poi rendersi quasi odioso ai loro occhi, fino alla fine del film in cui si riesce solo a provare pietà per lui.

Un uomo con abusi costanti da parte di un componente della famiglia che porterà alla distruzione stessa del nucleo, un mantra da ripetere costantemente nella mente “sempre insieme, mai separati”, la totale assenza di amore o di sentimenti puri nella sua vita, c’è una scena in particolare che può far bene comprendere il moto interiore del personaggio, egli sceglie di soffermarsi sulla parola “scelta” lui non ha mai avuto fino a quel momento la possibilità di scegliere, prende coraggio solo quando conosce l’intraprendente Edith ma ciò, lo porterà alla fine.

” Sempre insieme, mai separati”

I fratelli Sharpe, interpretati da Tom Hiddleston e Jessica Chaistan

UN CONTRASTO CHE ALL’INTERNO HA IL SIGNIFICATO STESSO DELLA VITA

Il film è dominato da un contrasto vecchio come il mondo, quello tra la morte e la vita e soprattutto tra la morte e la sessualità, che rappresenta il momento di vita maggiore.

Il sesso fa parte della sotto trama del film dall’inizio, Thomas attira Edith per il suo bell’aspetto, Lucille farà riferimento alla vita sessuale tra i due coniugi, fino ad arrivare all’effettiva scena di sesso tra i due che non si svolge nella casa dove i due sono ingabbiata dalla costante presenza della sorella di lui, ma in una piccola stanza accogliente e calda come se avessero creato un piccolo bozzolo e che rappresenta un punto di svolta anche nel rapporto tra i tre personaggio, i due giovani ne usciranno con un legame più forte e intimo e Thomas si allontanerà gradualmente dalla sorella che comincerà a mostrare i primi segni di squilibrio.

La morte, l’altra faccia della stessa medaglia, è invece rappresentata dalla costante presenza di spettri: ma in questo caso il significato che si vuole dare a queste anime perse è differente dal classico. Gli spettri che vediamo appartengono a delle donne decedute e sembra che Del Toro volesse dar loro un aspetto molto simile a delle Banshee, inoltre, nella maggior parte dei romanzi gotici il fantasma ha intenti malvagi nei confronti dei viventi. Molto spesso sono invidiosi della condizione stessa delle persone vive, a volte sono invece vendicativi, in maniera particolare contro coloro che gli fecero del male in vita.

In questo caso non è così, essi tormentano Edith è vero, ma con l’intento di salvarla dalle grinfie di Lucille che avrebbe ucciso anche lei, hanno perciò un’aurea positiva e quasi materno nei confronti della ragazza, essi appartengono alla casa quasi a voler confermare l’ipotesi del dottore Alan McMichael (interpretato da Charlie Hunnam) secondo la quale materiali come mattoni e pietra posso trattenere l’impronta della persona deceduta.

COLORI E COSTUMI SPETTACOLARI

Mia Wasikowska e Jessica Chaistan in una scena del film.

Il film è, a livello tecnico molto interessante: il regista, insieme alla fotografia diretta da Dan Lausten cercano di creare contrasto anche tra gli ambienti che circondano i personaggi. È palese l’utilizzo delle gelatine gialle sulla fotocamera nella prima parte del film per rendere le scene pregne di colori caldi, che mettono così in risalto i colori che differenziano i fratelli Sharpe da Edith.

La seconda parte del film e in particolare le scene ambientate a Crimson Peak sono invece dominate da un sottotono freddo tendente molto al blu, quasi come a voler rappresentare i toni stessi della trama che passano da toni tipici di un film romantico a toni quasi infernali.

E’ quindi un film dai costanti contrasti visivi, Edith è sempre circondata da colori caldi, mentre i fratelli Sharpe sono sempre pregni di colori freddi che risaltano la carnagione chiara dei personaggi, quasi a farli sembrare delle creature della notte, i costumi, in pieno stile ottocentesco ma molto vistosi evidenziano ancora di più la differenza tra i tre protagonisti, grazie a delle riprese che ci mostrano i personaggi uno accanto all’altro inoltre, fanno immergere totalmente lo spettatore nel periodo storico in cui è ambientata la pellicola.

In sintesi, nonostante il film sia uscito ormai sei anni fa, non posso non consigliarlo ai lettori della pagina che, magari, si sono persi un piccolo gioiellino firmato Del Toro! E voi cosa ne pensate?

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