Abbiamo potuto giocare Coriolis – il terzo orizzonte e ne siamo rimasti soddisfatti. Un titolo che si presenta molto bene
Un impatto visivo di tutto rispetto
Questo gioco è uno dei capolavori di Free League Publishing. In Italia è pubblicato da Wyrd edizioni che ha avuto il pregio di tradurre il gioco nella maniera migliore possibile.
Il gioco è ambientato in uno dei sistemi stellari vicini ad Aldebaran – stella della costellazione del toro – a oltre mille anni di distanza nel futuro, Questo gioco ricorda parecchie opere del fantascientifico odierno, come Mass Effect o Dune. Vi è spazio anche per richiami al medio oriente, con un tenore ben più arabo nelle atmosfere.
La storia segue la devastazione più totale, a seguito di una precedente colonizzazione da parte proprio degli esseri umani in uno dei sistemi vicini ad Aldebaran, grazie ad alcuni portali stellari che garantirono rapidità nel processo. A seguito di numerose guerre, i portali dei primi due orizzonti furono distrutti causando l’isolamento e la decadenza del popolo colonizzatore. Tutto è ambientato sulla Zenith, nave su cui tutto poi assume suo senso: essa verrà rinominata Coriolis, da un gruppo di alcuni reduci che inizieranno a viaggiare in lungo e in largo per il terzo orizzonte.
Ciò causerà un rallentamento nei commerci nel breve periodo, ma uno sviluppo notevole nel largo. Difatti, la Coriolis si ritrova a divenire poi centro della pace. La nostra avventura ha inizio settant’anni dopo gli avvenimenti precedentemente citati e prevede la comparsa di poteri mistici. Questo è solo l’inizio di un’avventura… spaziale.
Artwork meravigliosi e sedute di gioco di tutto rispetto
Il “motore” di gioco è pressoché uguale a quello dei precedenti giochi di Free League Publishing che abbiamo potuto giocare. Un grande classico intramontabile, che si abbina perfettamente alle differenti ambientazioni di gioco. Quello che ci ha più convinti è la storia, che rispetto al solito ci ha catturati molto di più.
Abbiamo trascorso svariate ore tra Coriolis – il terzo orizzonte e un altro titolo della saga di cui faremo uscire la recensione molto presto. A tenerci incollati sul GDR sopratutto le artwork, realizzate in maniera più che ottimale e che sono artisticamente bellissime. Se i disegni sono di solito la cornice, qui sono anche i protagonisti. Si fatica a pensare Coriolis – con una trama così sopraffina – senza dei disegni così ben incorniciati.
I personaggi si dividono nel classico creare interazione di gruppo di Free League Publishing, saputo riportare a dovere in tutto e per tutto. Qui ho una nota: di solito le traduzioni italiane di tanti giochi non sono calzanti, per una volta posso dire che una casa editrice abbia portato della traduzioni eccelse. Wyrd Edizioni ha saputo descrivere al meglio Coriolis. Le classi sono divise in:
- Apripista (Colono, Prospettore, Ricognitore);
- Artista (Cortigiano, Musicista, Poeta);
- Fuggitivo (Criminale, Mistico, Rivoluzionario);
- Marinaio (Meccanico, Magazziniere, Mozzo);
- Negoziatore (Agitatore, Diplomatico, Faccendiere);
- Operativo (Assassino, Guardia, Spia);
- Pilota (Pilota di Caccia, di Mercantile, di Veicoli);
- Ragno dei Dati (Analista, Corrispondente, Djinn dei Dati);
- Scienziato (Archeologo, Medicurgo, Tecnico);
- Soldato (Legionario, Mercenario, Ufficiale)
La campagna risulta molto longeva e ci ha intrattenuti più di quanto pensassimo. Un gioco che consiglio assolutamente e che – sicuramente – appena possibile rimetteremo in scena.
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