Choujin X – Il confusionario nuovo manga dal creatore di Tokyo Ghoul

Choujin X -Sui Ishida, tra i suoi superuomini e la confusione più totale


Non sono nuovo ad esternazioni del genere, è risaputo ai quattro venti che io abbia detestato l’operato su Tokyo Ghoul. Prodotto mitizzato fin troppo dai fan, che è finito per divenire l’ombra delle stesse aspettative che i fan si erano creati sul futuro della serie e che si è rivelato un grosso buco nell’acqua.
Tra uno stile di disegno abbastanza grezzo e una trama colma di buchi, Sui Ishida è riuscito a dar da parlare di sé per forse anni e anni. Oggi, però, parliamo di qualcos’altro dell’omonimo mangaka.

È notizia di qualche mese fa che Ishida abbia dato inizio alla creazione di un suo nuovo lavoro, denominato Choujin X.
Al momento della stesura di questo articolo, difatti, sono usciti unicamente 3 capitoli di questa serie di cui, ancora, si sa ben poco. Le uscite sono tuttalpiù che casuali, non vi è un minimo di programmazione nonostante sia pubblicata su Manga Plus di Shueisha.

Choujin X non è altro che, come detto, il secondo lavoro dell’autore di Tokyo Ghoul. Quello che lo contraddistingue è la somiglianza con quest’ultimo che, per questi primi capitoli, sembra abbastanza forte.

Choujin X – Trama


Azuma Higashi è un ragazzo piuttosto popolare. Anche se è un po’ piccolo, ha buone capacità di combattimento, un forte senso della giustizia e i suoi voti sono i migliori della sua classe. Questo è l’opposto di Tokio Kurohara, il suo amico che non ascolta in classe ed è semplicemente uno spettatore mentre Azuma combatte. Tuttavia, il legame tra questi due amici d’infanzia è forte, non importa quanto siano diversi.

I due vivono nella prefettura di Yamato, un distretto incredibilmente ordinario con alcune aree distrutte dai Choujin. I Choujin sono umani con pericolosi poteri soprannaturali, spesso la causa della distruzione circostante. Mentre stanno tornando a casa, Tokio e Azuma incontrano un Choujin che minaccia di ucciderli. Non avendo alcuna possibilità di fuga, Tokio e Azuma prendono una decisione cruciale: diventare Choujin.

Con questi nuovi poteri acquisiti, Tokio non può più essere lo spettatore che era una volta, ora intrappolato in un mondo dove la lotta è inevitabile.

Choujin X – Vale la pena o è solo un fuoco di paglia?


Tirar le somme, ora come ora, è difficile. Purtroppo si ha, ancora, ben poco su cui giudicare ma quello che si spera è una redenzione per l’autore. Dopo Tokyo Ghoul, complice anche l’anime disastroso, Sui Ishida ne è uscito con le ossa abbastanza rotte per via di un’opera che sembrava promettere ben di più di quanto ha offerto.
Quel che si può dire su Choujin X è che i primi capitoli lascino intravedere roba interessante e su cui, potenzialmente, costruire qualcosa in futuro. Certo, Tokyo Ghoul era partito ben più forte e aveva una trama ben strutturata alla base, cosa che al momento il nuovo arrivo non ha.

Choujin X, difatti, al momento si ritrova ad essere l’unione di più idee che vanno troppo a contrastarsi tra di loro. L’inizio è con il botto, lo ammetto, però si ritrova ad esser fin troppo confusionario e con troppi personaggi portati alla visione del lettore. La confusione è troppa per poter dire qualcosa di decente sul tutto e i disegni non aiutano minimamente. Okay, su questo vi è un “degustibus” grande come una casa, ma i disegni di Sui Ishida li ho sempre trovati troppo rozzi e sporchi. Personaggi, spesso e volentieri, disegnati male in situazioni topiche, paesaggi che mancano e, sopratutto, combattimenti che sono fin troppo dinamici e poco chiari.

Ciò che mi sento di dire, per ora, è di provare a dare una piccola chance a questa storia. Magari, si spera, ci ritroveremo davanti ad un’opera che potrà caratterizzare in positivo i prossimi anni del fumetto, in generale, e ad un anime che possa rendergli giustizia. Sperando che, quest’ultimo, non venga preso e martoriato come gli Studi Pierrot hanno fatto con l’intera serie di Tokyo Ghoul.

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