CHE M’IMPORTA DEL CIELO di BARBARA VALENTI

‘Che m’importa del cielo’ è un romanzo frizzante e leggero, ideale da leggere d’estate!

che m'importa del cielo
Che m’importa del cielo – Barbara Valenti

Titolo: Che m’importa del cielo

Autrice: Barbara Valenti

Self publishing

Trama:

Come a ogni cambio di stagione, la bella Bianca Cristaldi ha appena cestinato lo spasimante di turno, in vista delle vacanze estive. D’altra parte, per lei rimpiazzare corteggiatori è semplicissimo: le basta sfoderare il suo magico sorriso e qualunque uomo le cade ai piedi. Bianca ha scoperto il suo potere da bambina e da quel momento lo usa per ottenere tutto ciò che vuole: dalle caramelle alla laurea, dai viaggi ai gioielli. La sua vita è una meravigliosa discesa e pare che niente possa turbarla.

O almeno lo è finché non arriva a Roccadorata, ospite di Rebecca Centorbi. Bianca avrebbe preferito partire per mete più allettanti ma, di fronte alla minaccia di suo padre di tagliarle i fondi, si è vista costretta ad accettare l’invito di Rebecca: i Centorbi e i Cristaldi, infatti, sono legati da importanti rapporti imprenditoriali da salvaguardare. Sebbene non sia affatto entusiasta, fa buon viso a cattivo gioco, certa che riuscirà comunque a passare una bella estate e ad accalappiare qualche spasimante anche lì, solo che le cose non vanno secondo i suoi piani. Pare proprio che a Roccadorata il suo potere non funzioni e, per la prima volta nella vita, la povera Bianca si trova costretta a rimboccarsi le maniche per ottenere ciò che vuole e a fare i conti con la realtà…


Che m’importa del cielo! è un romanzo ironico e leggero. La protagonista descrive tutto con il suo fare un po’ snob e filtra cose e persone attraverso il suo sguardo superficiale. Ma, in fondo, lei viene guardata in modo tanto diverso?


– Che m’importa del cielo –

Ringrazio l’autrice per avermi omaggiata di una copia digitale del suo libro!

Questo romanzo mi è piaciuto, è una lettura scorrevole, frizzante, piacevole e leggera. La storia mi ha coinvolta e la lettura è stata fluida e senza intoppi.

[Nella recensione potreste trovare qualche piccolo spoiler]

La protagonista, Bianca Cristaldi, per gran parte della storia l’ho trovata insopportabile: arrogante, eccessivamente sicura di sé, non si mette mai in discussione e ha un’autostima altissima, si prende gioco degli uomini divertendosi ad ammaliarli e collezionarli stagionalmente, pensando che nessuno possa resistergli.

Non ha mai incontrato nessuno che l’abbia invogliata a non cercare altri uomini, o forse l’ha trovato ma…

Comunque lei adora provare il brivido della conquista, farsi viziare dagli uomini, è falsa e snob, critica tutto e tutti, non le va mai bene nulla ed è esagerata. Mentre leggevo i suoi pensieri, alzavo gli occhi al cielo esasperata dalla sua vena critica verso chiunque.

Dà importanza solo alla bellezza, all’apparenza e alla ricchezza, è vanitosa e viziata. Come si definisce lei stessa, è una Femme Fatale.

Non esiste nessuno talmente straordinario da diventare l’unico destinatario del mio sorriso magico. Nessuno è talmente imperdibile da stare con me per tutte le stagioni. E poi sarei proprio una stupida ad accontentarmi di uno solo, visto che posso avere tutti quelli che voglio!”

~ Che m’importa del cielo ~

Si trova a dover andare in vacanza in un posto sperduto, Roccadorata, da una ragazza di nome Rebecca, con cui finge di essere amica perché è la figlia di un uomo importante per gli affari dell’azienda Cristaldi.

Rebecca sembra dolce e ingenua, addirittura amichevole e piacente, ma mi è un po’ scaduta nel finale.

Fatto sta che Bianca odia Roccadorata, non tollera nessuna delle persone che Rebecca le presenta e si crede migliore di chiunque la circondi.

Poi entra in scena Fosco, a quanto sembra l’unico uomo al mondo a non cadere ai suoi piedi quando gli sorride.

Lei, però, pur di non ammettere di non affascinare Fosco come tutti gli altri uomini, si convince che lui non le piaccia, fingendosi disinteressata, e si concentra su qualsiasi suo difetto: è povero, è maleducato, ha un nome orribile (unica cosa su cui sono d’accordo con lei).

Fosco è un musicista misterioso e affascinante, sembra disinteressato a ciò che lo circonda, sempre perso nel suo mondo, accigliato e pensieroso. È lunatico, profondo e bravo a mascherare le emozioni che prova.

Ho adorato questo personaggio per due motivi: è un divoratore di libri e la sua stanza rispecchia la mia, piena di libri sparsi un po’ ovunque.

Ero, e sono, un divoratore di libri. Trascorrevo i pomeriggi a leggere

[…]

Temo di essere stato impastato con parole e musica.

~ Che m’importa del cielo ~

Lui è il primo ragazzo a farla sentire a disagio, a farle provare sensazioni nuove, come il batticuore, il rossore sulle guance, la gelosia e l’interesse per quello che dice e fa. Con lui non si sente sicura come al solito, vuole mostrarsi meglio di quella che è e ha paura di sfigurare.

Il fatto che lui non la corteggi, ma anzi la ‘maltratti’ (ignorandola e offendendola), la fa imbestialire, così la prende come una sfida da vincere, nonostante in realtà sia già compromessa.

Lui, in un modo o nell’altro, la spinge a fare del bene e a tirare fuori il meglio di sé.

È interessante notare la differenza dell’esistenza di Fosco e di Bianca: lui deve lavorare e faticare ogni giorno per guadagnare, e comunque è squattrinato e ha poco tempo da dedicare ai suoi sogni; lei è viziata, non fa niente se non spendere i soldi che le arrivano dall’azienda del padre.

I giorni passati con Fosco le fanno capire il piacere di lavorare, l’importanza di meritarsi i soldi e di impegnarsi seriamente in qualcosa.

Ho apprezzato molto il ritrovamento di un quaderno di poesie del 1975 sulla spiaggia, con tutto quello che ne consegue: è un elemento che arricchisce la trama e la rende più interessante e originale.

Roccadorata sembra essere un posto maledetto per Bianca: si annoia, è in compagnia di gente che lei considera non al suo livello, i suoi poteri ammalianti non hanno effetto…e viene ferita, cosa che non credeva fosse possibile, pensava di essere immune all’amore.

“Non rovinare tutto solo perché un altro, che di certo non era amore, ti ha fatto soffrire.”

Lei l’ho rivalutata, perché nel corso della storia effettua un grande cambiamento: diventa più naturale, meno insopportabile e critica verso gli altri, inizia a trattare Rebecca come se fosse veramente un’amica, è più generosa e semplice. Ho apprezzato moltissimo questo lato della storia, perché Bianca è caratterizzata bene e quest’evoluzione del suo carattere emerge chiaramente.

L’ho rivalutata anche per il modo in cui viene trattata e perché viene fuori il motivo per cui lei si comporta così con gli uomini.

Alla fine emerge la fragilità di questa ragazza, la sua paura di soffrire, il suo bisogno di attenzioni e affetto paterni, la sua difficoltà a fidarsi degli altri…

È un libro che vi consiglio, soprattutto se cercate una storia leggera che vi tenga compagnia per qualche ora, ed è perfetto da leggere d’estate!

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