Candy Flurry – Tokyo distrutta da delle… Caramelle? (Spoiler)

Candy Flurry – Approfondimento sul nuovo manga di Shonen Jump

Come ben sapete sono alla costante ricerca di nuovi stimoli, sotto il punto di vista delle serie giapponesi. Difatti, ultimamente passo sempre più tempo alla ricerca di oneshot e/o di serie che possano colmare la voglia di vedere roba che sembri un minimo interessante.
Certo, vi sarebbero le tante serie che ho in corso e che aspettano di esser guardate da vedere, però ultimamente mi sento molto più attratto dai manga.

Copertina del manga di Candy Flurry

Oggi parliamo di una serie che, per il momento, non ha ancora fatto parlare troppo di sé, sono usciti solo cinque capitoli. Di essa, per ora, si sa relativamente poco, ma che nonostante lo scetticismo iniziale è riuscita ad incuriosirmi e non poco.
La serie in questione si chiama Candy Flurry e potrere leggerla tranquillamente su Manga Plus, app della Shueisha, in modo del tutto gratuito. Vi ricorderete di questa app se avete letto il mio articolo su Monster #8, che trovate qui.

Prima tavola del manga – Candy Flurry

Questo manga ha un assetto così insolito e allo stesso tempo trash che fa il giro e ti fa dire “Ma perché dovrei leggere qualcosa di così inutile?” cosa che, lo ammetto perfino io, inizialmente pensavo. Per fortuna in mio aiuto è venuta la denominazione per genere, dato che questa opera viene rinominata sotto Battle Comedy.
Quindi, per fortuna, non ci ritroviamo davanti ad un progetto seriamente così trash. Dalla spiegazione riguardo alla trama che leggerete tra poco capirete che, forse, fosse stato uno shonen tradizionale o qualsiasi cosa fuori dal comedy avrebbe rischiato di floppare sin dagli inizi.

Candy Flurry

Candy Flurry nasce da due mangaka novizi, Ippon Takegushi alla scrittura e Santa Mitarashi ai disegni. Come già detto si propone come un battle shonen versione un po’ più comica, ma ma sua peculiarità è che sia basato sull’idea che alcuni individui possano aver acquisito dei poteri ingerendo delle caramelle.
Difatti, quel che è immediatamente specificato è che vi sia stato nella serie una tipologia di caramelle, in tiratura limitata da soli cento pezzi per confezione, chiamate ToyToy ritirate poi dal mercato perché creatrici di poteri alquanto… inconsueti.

Tsumugi si rivela essere una user – Candy Flurry

Attraverso l’assimilazione di queste caramelle, difatti, si diventa in possesso di poteri dolciari. Si, avete letto bene, alla persona dotata di questi poteri sarà possibile utilizzare una determinata pietanza dolce come arma.
La serie sembra abbastanza leggera e, seppur ancora agli inizi, abbastanza godibile.

Uno dei disegni più rappresentativi, per ora, di Candy Flurry


Le prime tavole ti lanciano immediatamente nella triste realtà del mondo di Candy Flurry. Difatti, dopo aver visto un incipit iniziale in cui una ragazzina ci parla dei lecca lecca in maniera abbastanza malinconica, ci ritroviamo a vedere una Tokyo distrutta da giganteschi lecca lecca. Lo so, suona molto e forse troppo esilarante da sentire o leggere.
Con gli anni ci siamo abituati a leggere o guardare serie in cui l’omonima cittadina Nipponica veniva distrutta da mostri, disastri naturali o combattimenti epocali ma… diciamo che la distruzione a causa lecca lecca mancava un po’ a tutti.

Non si può dire che la protagonista, comunque, manchi di cuteness – Candy Flurry

Dopo una scena d’azione con delle ciambelle, lo so vi prego anche a me viene da ridere e fame, ci ritroviamo direttamente catapultati sulla protagonista di questa storia. Tsumugi Minase, che viene presentata come una ragazza carina e perennemente circondata da ragazzi e che, in quel momento, si ritrova a star comprando dei… dolci. Aaah, io sono sicuro che alla fine di questa recensione finirò in psichiatria o, addirittura, con il diabete.

Le toy toy candy di Candy Flurry


Comunque sia, dopo un combattimento, in cui Tsumugi si rivela essere una user di Lecca Lecca, con il tizio avente il potere delle ciambelle che ho precedentemente citato, ci ritroviamo a conoscere la “polizia” di questa serie. Potete chiamarla la Recette e il suo primo esponente presentato si ritrova ad essere un ragazzo dell’età di Tsumugi, che finirà anche in classe con lei, che combatte utilizzando una forchetta gigante.

Tsumugi che ripete le frasi della prima tavola, di quando era bambina – Candy Flurry

A seguito di un’evoluzione degli eventi, che ho seguito in maniera insolitamente interessata per roba così trash, ci ritroviamo ad avere il tizio delle ciambelle ad entrare in una specie di modalità Berserk che, oddio, sembra anche figa nonostante l’armatura fatta di ciambelle però fa si che Tsumugi riveli al ragazzo della Recette il proprio potere per salvarlo. Cosa che porterà la stessa recluta poi a cercare di arrestare la nostra protagonista, in quanto si dice che non esistano due user dello stesso dolce al mondo.
Mi limito, però, a dirvi ciò. Non aggiungerò dettagli ulteriori alla trama, preferisco portare più persone possibili a leggere quest’opera e, magari, ad incrementarne la popolarità.


Candy Flurry

Quel che decisamente si può dire è che l’idea non sia poi così malvagia, un battle comedy del genere non può solo che esser apprezzabile se fatto bene, e che i disegni sembrino non cattivi. Ritengo che sia roba nella media, ecco, non eclatante. Classici disegni che si ritrovano nel bel mezzo tra il curato e il non, vi è un casino di roba peggiore.


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