Per la rubrica “interviste” oggi sono qui con Sara Nocella, autrice di “Attraverso i tuoi occhi” un romanzo pieno di amore e colpi di scena.
1- Grazie per aver accettato questa intervista, innanzitutto ti andrebbe di descriverci brevemente la trama del tuo romanzo?
Intanto grazie per avermi pensata per questa intervista, mi fa davvero piacere.
Il mio romanzo è ambientato in California, ed ha come protagonista Demetra Enosi, una ragazza inizialmente monotona ed abitudinaria che lavora come commessa e trova rifugio nella lettura dei suoi libri.
La sua routine quotidiana viene stravolta da un regalo inaspettato quando durante una passeggiata a Stenfild, uno sconosciuto mercante d’antiquariato, Akim Bakari, le regalerà un libro dal titolo “Attraverso i tuoi occhi”.
Un regalo all’apparenza innocuo per un’appassionata lettrice come lei, che la porterà subito ad immedesimarsi nei suoi protagonisti, Sole e Benjamin, facendole rivivere nel loro incontro quello avvenuto con Jeremy Golden.
Un libro come un altro se solo non portasse Demetra a mettere in discussione sé stessa durante la lettura, a tal punto da desiderare di liberarsene per sfuggire alle emozioni contrastanti che quelle pagine le suscitano, sfidando il confine tra reale e razionale e facendo riaffiorare i dolorosi ricordi del suo misterioso passato.
Di fatti il suo dilemma interiore è il non sapere come mai lei e sua sorella Iris siano cresciute in una casa-famiglia. Un ruolo fondamentale è rivestito da Sole e Benjamin che, tra momenti di suspence, mistero e difficili rivelazioni condizioneranno inevitabilmente la vita di Demetra. Cosa succederà quando finirà di leggere il libro?
2- Per raccontare questa storia ti sei ispirata a fatti realmente accaduti oppure è tutto frutto della tua fantasia?
La storia è frutto della mia fantasia, più precisamente di un sogno.
Al risveglio avevo vivido il ricordo di una ragazza che leggeva un libro in riva al mare, avevo già il titolo, ma non il contenuto.
Quello che era certo era che si trattasse di due storie, un libro nel libro. Da questo dettaglio ho iniziato a creare l’intero racconto.
3- Quando hai cominciato a scrivere avevi già deciso come sarebbe finita la storia o hai deciso strada facendo?
No non avevo idea, sapevo solo che i protagonisti erano quattro.
Ovviamente poi è cambiato tutto ed i vari personaggi sono nati man mano che provavo a trovare un collegamento fra le loro storie e personalità.
Non avevo un progetto, spesso mi immedesimavo in Demetra e pensavo “Cosa farebbe adesso? Da chi vorrebbe essere affiancata? Cosa direbbe?”.
È in questo modo che è nato tutto l’intreccio.
4- Leggendo il romanzo si ha l’impressione che la storia possa continuare ancora, hai mai pensato di scrivere un secondo libro?
Bella domanda!
È vero, ho volutamente lasciato un finale “potenzialmente” aperto perché non volevo precludermi la possibilità di far vivere altre avventure a Demetra, continuare la sua storia.
Sono una grande amante delle saghe e quando una storia mi appassiona vorrei poterla leggere senza limiti (poveri autori!!).
Per il momento non ho avuto la scintilla giusta, ho delle idee e non escludo di scrivere il seguito ma almeno per il momento la mia Demetra è appagata e può riposare.
Vedremo.
5- A chi consigli questo libro e perché?
Penso che questo libro sia adatto un po’ a tutti, perché abbraccia diversi generi ed è abbastanza scorrevole.
Insomma se ami leggere perché non dargli una possibilità?
Già dalle prime pagine mi era chiaro cosa non volessi scrivere.
Io per prima non amo leggere qualcosa di eccessivamente smielato, non che disdegni un po’ di sano romanticismo, ma non sarei stata neanche capace di scrivere un racconto del genere!
Per questo sono stata attenta a dosare la parte umoristica con quella sentimentale, ho aggiunto un po’ di mistero e suspence che da all’intero racconto un tocco di giallo, non rendendolo tale, ma piuttosto arricchendolo di colpi di scena.
Perché dovrebbero leggerlo? Io direi invece perché no?
Ogni libro ha qualcosa da dire, da raccontare e non penso ci sia un libro da leggere e uno da evitare, piuttosto parlerei di libri che sono piaciuti o meno, ma per farlo occorre dare una chance a tutti e chissà, magari si potrebbe rimanere piacevolmente sorpresi.
Ai miei lettori direi, fondamentalmente il mio obiettivo non era inscenare una storia d’amore fra i vari protagonisti, piuttosto un’altra forma d’amore, quella verso sé stessi.
Ritengo che nessuno si salvi da solo nella vita, e sono fortemente convinta che chiedere sostegno ogni tanto, da parte di un amico, una persona cara, la persona amata, non sia altro che un meraviglioso gesto d’amore per sé stessi.
Questo è quello che spero si possa comprendere attraverso la lettura.
6- Come ti sei avvicinata alla scrittura?
Alla scrittura vera e propria mi sono avvicinata molto tardi!
Non che non abbia scritto prima, da piccola ricordo di aver provato a scrivere un fantasy, sulla scia di Harry Potter!
Più che essere una “scrittrice” ho sempre manifestato questa inclinazione in altri modi, disegnando fumetti e scrivendo lettere per le persone a me care.
È ad oggi il mio modo più intimo di trasmettere i miei sentimenti.
Il primo vero approccio l’ho avuto nel 2020, nel post lockdown.
Ho partecipato ad un corso di scrittura narrativa che si concludeva con la pubblicazione di un’antologia in cui erano raccolti i racconti dei partecipanti.
15 racconti relativi al periodo della pandemia vissuto nel mio paese, il primo ad essere decretato zona rossa in Calabria.
È stata un’esperienza unica, non solo per l’aspetto formativo, ma soprattutto per quello che ne è derivato.
Questo libro rimarrà una testimonianza di quei giorni terribili, ed è stato il momento in cui ho deciso che non volevo più tenere per me ciò che avevo da dire, da raccontare.
È da qui che è partita la mia nuova avventura.
7- Per il prossimo libro ti piacerebbe cambiare genere? Se sì, quale sceglieresti?
No, penso che questo genere mi si adatti bene, riesco a sentirmi a mio agio.
8- Come è cambiata la tua vita scrivendo?
Sicuramente adesso noto molte più cose che prima tralasciavo.
Ogni nota, appunto tutto, a partire dagli stili a finire con la punteggiatura.
È esasperanteee! No scherzo.
Non considero cambiata la mia vita, piuttosto arricchita, con i pro e i contro che questo sistema impone, ma sicuramente mi sta aprendo a nuove prospettive che prima non avevo mai preso in considerazione.
È molto bello e non tornerei indietro.
9- Hai altri progetti attualmente? Quali?
Attualmente no, non sto progettando un nuovo romanzo, vorrei prima concentrarmi su questo per fare in modo che possa raggiungere più persone possibili.
10- Quanto è difficile al giorno d’oggi essere autori emergenti?
Decisamente tanto!
Purtroppo siamo abituati ad avvicinarci principalmente ai nomi di autori noti.
Non è colpa nostra, spesso è ciò che il sistema suggerisce.
Se di un libro ci sono 300 recensioni ovviamente si ha una considerazione maggiore rispetto ad uno con solo 30 recensioni e un autore sconosciuto.
Purtroppo è la dura legge del self-publishing.
È una scelta consapevole, ponderata, perché chi intraprende questa direzione sa che può contare solo sulla propria caparbietà, costanza, determinazione.
Sono pochi aggettivi ma che fanno la differenza fra il tentare ed il lasciare perdere. Penso che non ci si debba lasciare demoralizzare, se deve succedere qualcosa succederà, l’importante è rimanere sé stessi e continuare a crederci.
Molta differenza la fanno le opinioni dei lettori, senza il loro supporto sarebbe molto più difficile.
Chi dà una possibilità agli autori emergenti sta facendo un gesto importante, a volte inusuale, ma che fa davvero la differenza per chi sta cercando di inseguire un sogno.
Per questo ti dico grazie.
Grazie a te per la bellissima intervista!
Vi lascio inoltre il link per la scheda libro qui sotto:
https://www.amazon.it/dp/B08XFP6BCV/ref=cm_sw_r_wa_apa_i_09QBDCPC73H4YTA1RTZ2
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