A Babbo Morto: Una storia di Natale – Recensione

A Babbo Morto sul sito di Bao: Natale… i regali, il cenone, i parenti… ma ci avete mai pensato alle condizioni di lavoro dei folletti nella fabbrica di Babbo Natale? Zerocalcare sì, e vi racconta per la prima volta la scabrosa verità dietro al business della consegna dei regali. Bonus! Le anziane rider della Befana scioperano insieme ai minatori sardi (le cui miniere di carbone vengono chiuse perché nelle calze i bambini preferiscono trovare gli orsetti gommosi), per ottenere migliori condizioni di lavoro!

A Babbo Morto: Una storia di Natale è un breve graphic novel di Zerocalcare chiaramente a tema natalizio… Più o meno. Il fumetto racconta le vicende della Santa Inc. dopo la morte di Babbo Natale e non nasconde una per niente velata critica al capitalismo. Nell’opera compaiono lotte sindacali da parte dei folletti contro le renne, che vengono comprate dallo spietato Pasquale Coniglio, il quale, approfittando della morte del fondatore dell’industria multimilionaria, vuole ampliare il suo business.

E’ chiaro come un fumetto all’apparenza natalizia, a partire dal titolo A Babbo Morto: Una storia natalizia, di natalizio abbia in realtà ben poco, ma sia realmente una critica sociale rivolta a una situazione reale che per anni si è perpetrata nel nostro Paese, e non solo. L’ironia di Zerocalcare rimane qui dissacrante e spintissima, portando il lettore molto più spesso a intristirsi e a riflettere piuttosto che a sorridere.

A Babbo Morto è un graphic novel che si legge in meno di un’ora, ma che ti fa pensare per il resto della giornata a una situazione complessa e a mio avviso estremamente triste che contraddistingue i diritti di tutti i lavoratori. Come tematiche più vicino agli ultimi lavori dell’autori, l’opera non è per tutti i palati, è sicuramente necessario condividere le idee portate avanti da Zerocalcare per apprezzarla a pieno ed essere anche pronti a ritrovarsi con un bel magone, cosa che nel mio caso è avvenuta.

Le tavole, questa volta a colori, sono splendide, ma non si tratta sempre di fumetti veri e propri, alcune pagine di A Babbo Morto sono infatti caratterizzate da un’icona che riporta soltanto in calce brevi didascalie piccate, presentate quasi come estratti di giornali, che permettono alla storia di progredire.

L’intera struttura di A Babbo Morto, in effetti, è quella di un’inchiesta illustrata, il taglio è estremamente giornalistico e tantissime frasi sono riprese come potrebbero essere dette o scritte in qualsiasi intervista televisiva o su carta. Anche la critica al giornalismo non è certo nascosta, chiaro l’intento di come segnalare come sta andando – male – negli ultimi anni la cronaca nel nostro Paese.

Un libro a metà tra favola (cinica) illustrata e fumetto, magistralmente colorato da Alberto Madrigal, con colori forti, vividi, e una chiara predominanza di verde e rosso, perché tutti considerato è comunque Natale, non credete anche voi?

Si tratta sicuramente di una lettura interessante e unica, nel suo genere, ma anche all’interno degli altri lavori di Zerocalcare, un regalo perfetto per l’ormai prossimo Natale, anche grazie a al prezzo contenutissimo rispetto agli altri volumi dell’autore. Una lettura perfetta per quando si è in blocco del lettore, ma probabilmente non quella che consiglio per approcciarsi alla produzione di Zerocalcare: siete stati avvertiti. Troppo particolare la struttura, troppo irriverente il contenuto. Ma se avete letto e amato almeno un graphic novel di Zerocalcare, allora buttatevi pure.

Come sempre va segnalata la cura dell’edizione, anche esteticamente splendida, per cui va ringraziata sicuramente Bao Publishing, sempre attenta a tutte le sue pubblicazioni.

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